domenica, 17 Novembre, 2024
Esteri

Londra espelle l’addetto militare russo: “È una spia”

Xi Jinping: Cina e Serbia più vicine

L’assassinio del Presidente Zelensky, secondo fonti ucraine, sarebbe dovuto avvenire per mano di colonnelli ucraini. Ufficiali traditori che facevano parte dell’Amministrazione statale per la sicurezza, l’Udo, che deve occuparsi proprio dell’incolumità del Presidente. Un bel pasticcio per Kiev che questa volta (è il dodicesimo attentato contro Zelensky) ha fatto i nomi di tre spie russe che avevano contatti con i colonnelli ucraini: Maxim Mishustine, Dmitry Perlin, Alexey Kornev, tutti in servizio al 5° ufficio dell’Fsb di Mosca. Poi il generale Vadym Skibitsky è tornato a lanciare l’allarme sulle difficoltà dell’esercito ucraino: “l’incognita principale di questa guerra”, ha dichiarato, “sono i partner europei. Se non trovano un modo per aumentare la produzione di armi per sostenere l’Ucraina, si ritroveranno nel mirino russo.” Questo mentre Vladimir Putin, nel suo discorso di insediamento al Cremlino, ha invitato “al dialogo” l’Occidente. Un guazzabuglio politico-militare, pericoloso, e difficile da districare con anche i paesi dell’Unione europea che avrebbero raggiunto “un accordo di principio” sull’uso degli interessi che maturano sugli asset russi sequestrati in Europa: più di 2 miliardi l’anno che potrebbero essere destinati a comprare armi per l’Ucraina. Gli Stati Uniti spingono per questa soluzione, mentre i paesi e le banche Ue frenano, temendo che una mossa di questo tipo comprometterebbe la fiducia internazionale nella moneta unica ed esporrebbe l’Europa ad ulteriori misure di ritorsione da parte di Mosca che ha già messo le mani su molte aziende europee che si trovano in Russia.

Sholtz per la Conferenza di Pace

Anche la Germania è mobiliata per trovare spiragli di pacificazione. Il Cancelliere Olaf Scholz ha sottolineato il sostegno di Berlino al vertice di pace sul conflitto ucraino che si terrà in Svizzera a metà giugno durante una telefonata con il Presidente Zelensky. Scholz ha ribadito che la Germania “ha concordato di lavorare per la più ampia partecipazione globale possibile”. Anche il sindaco di Kiev, uno dei probabili successori di Zelensky, intervenendo al congresso della Cdu che si è tenuto a Berlino ha detto: “l’Ucraina difende i valori di libertà, democrazia e diritti umani anche per voi, per l’Europa, per la Germania. Vi prego di non dimenticarlo mai e di tenerlo a mente: se perdiamo questa battaglia, in futuro dovrete combatterla voi. Il nostro futuro comune è un’Ucraina libera, sicura e democratica e un’Europa libera, sicura e democratica.”

Bombardate centrali ucraine

Sui campi di battaglia continuano incessanti i bombardamenti delle forze russe soprattutto contro “impianti energetici e imprese militari”. A causa dei danni causati alle centrali, ha comunicato l’azienda nazionale Ukrenergo, potrebbero essere introdotte restrizioni alla fornitura di energia elettrica in tutta l’Ucraina tra le 18 e le 23. “Il centro operativo di Ukrenergo sta adottando tutte le misure disponibili per superare il deficit, in particolare le importazioni e l’assistenza di emergenza dai sistemi energetici dei Paesi dell’Ue; Romania, Slovacchia, Polonia, Ungheria e Moldavia.”

Xi Jinping in Serbia

Il Presidente cinese Xi Jinping, dopo Parigi è in visita a Belgrado, dove ha sottolineato che Pechino appoggia gli sforzi della Serbia a difesa della sua sovranità e integrità territoriale sulla questione del Kosovo. “I due Paesi sostengono fermamente i reciproci interessi, sulla base di solidi rapporti politici”, ha detto il presidente Xi in dichiarazioni alla stampa unitamente al collega serbo Vucic, al termine della cerimonia di firma di 29 accordi bilaterali. “La Cina appoggia la Serbia nella difesa della sua indipendenza e nel suo corso di sviluppo”, ha aggiunto il leader cinese, che ha sottolineato in particolare l’importanza della dichiarazione comune siglata con Vucic, e con la quale “la Serbia diventa il primo Paese europeo col quale costruiremo una comunità per un futuro comune.

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