venerdì, 3 Gennaio, 2025
Economia

Partite Iva in leggera flessione nel 2023. Il Sud avanti al Centro Italia

Costruzioni e attività professionali più dinamiche, come maschi under 35

Nel corso del 2023 sono state aperte 492.176 nuove partite Iva ed in confronto all’anno precedente si è registrata una lieve flessione (-1,9%). La distribuzione per natura giuridica mostra che il 70% delle partite Iva è stato aperto da persone fisiche, il 22,9% da società di capitali e solo il 3,1% da società di persone, in linea con quanto osservato nel corso dell’anno precedente. Rispetto al 2022, la diminuzione di avviamenti ha riguardato prevalentemente le società di persone (-8,6%), le persone fisiche (-1,9%) e i soggetti non residenti (-9,8%), mentre le società di capitali fanno osservare un lieve aumento degli avviamenti rispetto all’anno precedente (+0,8%).

Osservatorio partite Iva

I dati sono dell’Osservatorio sulle partite Iva che fa capo al Mef. Riguardo alla ripartizione territoriale, il 48,2% delle nuove aperture è localizzato al Nord, il 21,1% al Centro e il 30,4% al Sud ed Isole; il confronto con l’anno precedente evidenzia che quasi tutte le Regioni mostrano una diminuzione di avviamenti: le maggiori sono avvenute in Basilicata (-11,5%), Lazio (-9,7%) e Molise (-6,8%). In Valle d’Aosta (+6,2%), Lombardia (+5,3%) e nella Provincia autonoma di Bolzano (+4,3%) si registrano gli aumenti più consistenti di nuovi avviamenti rispetto all’anno 2022.

Commercio e costruzioni

La classificazione per settore produttivo evidenzia che il settore del commercio ha registrato il maggior numero di aperture di partite Iva (18,2%), seguito dalle attività professionali (17,9%) e dalle costruzioni (10,3%). Tra i primi quattro settori, che fanno registrare nel complesso oltre il 50% dei nuovi avviamenti, le variazioni più significative riguardano le costruzioni (-8,6%) e le attività professionali (-8%). Tra i restanti settori, le variazioni maggiori si sono registrate nell’istruzione (+53,1%), nell’agricoltura (-16,2%) e nell’attività dei servizi di alloggio e ristorazione (+11,3%), settori che però pesano rispettivamente per il 3,1%, 6,2% e 6,9% dei nuovi avviamenti.

Incremento over 65

Per quanto riguarda le persone fisiche, la ripartizione per genere è relativamente stabile, con il 60,5% di aperture da parte di soggetti di sesso maschile. Il 49,1% delle nuove partite IVA è stato avviato da giovani fino a 35 anni ed il 30,8% da soggetti nella classe 36-50 anni. Il confronto con l’anno precedente mostra un decremento di aperture per le classi di età fino ai 65 anni, mentre per gli over 65 si registra un moderato incremento (+1,6%). La distribuzione delle nuove aperture di partite Iva sulla base del Paese di nascita evidenzia che circa il 21% degli avvianti è nato all’estero (dato sostanzialmente in linea con il 20% dell’anno 2022). Nel 2023, 238.766 soggetti hanno aderito al regime forfetario, con una flessione minima rispetto al 2022 (-0,2%); tali adesioni rappresentano circa il 49% del totale delle nuove aperture di partita Iva.

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