Solidarietà, trasparenza economica, lotta ai crimini informatici e contrasto alla denatalità saranno i temi al centro dell’anno sociale appena inaugurato dall’Ucid.
Il sogno di una società fraterna, che si impegni per il bene comune, è alla base della Dottrina sociale della Chiesa, bussola per il mondo cristiano che voglia conciliare sviluppo ed etica, finanza e solidarietà. Sono i valori che il Segretario di Stato della Santa Sede, Sua Eccellenza Cardinale Pietro Parolin, ha voluto ricordare all’Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti in occasione dell’apertura dell’anno sociale del suo Comitato Tecnico Scientifico. La fede, ha detto il Cardinale, deve restare lo strumento con il quale affrontare i grandi problemi della nostra epoca, dalle guerre all’ambiente, alla povertà. “Questo è il tempo per preparare un futuro che sia all’altezza della dignità umana – ha sottolineato Parolin -. La Dottrina sociale può orientare la vostra azione all’interno dell’orizzonte nel quale vi muovete”.
Un monito lanciato al mondo imprenditoriale per rinsaldare l’asse tra interessi economici e i principi di sussidiarietà e cooperazione incarnati dalla Chiesa cattolica, subito raccolto sia dal vice presidente del Comitato Tecnico Scientifico dell’Ucid, Giuseppe De Lucia Lumeno, anche Segretario Generale dell’Associazione Nazionale fra le Banche Popolari, sia dal presidente del Comitato, il senatore Riccardo Pedrizzi. ’“Compito dell’Ucid – ha, infatti, ribadito il senatore – è quello di recuperare la dimensione spirituale ed etica nel mondo dell’economia e della finanza per riconoscere dignità al lavoro e restituire all’impresa il suo ruolo sociale al servizio della comunità e del bene comune. Il Cts dell’Ucid è stato presente anche nel 2023 come forum permanente e luogo ideale di confronto e discussione sui valori dell’imprenditorialità illuminata della fede. Il Cts, alla luce dell’attualità della sua cultura politica ed economica, può svolgere un ruolo importante chiamando a raccolta le risorse spirituali e aggregando intelligenze e sensibilità diverse, culture politiche ed economiche varie, intorno a un’idea di società e di mercato non piegato esclusivamente alla solita logica del profitto e della speculazione fine a sé stessa”.
Superare la miopia della rincorsa alla sola speculazione economica sarebbe dunque possibile a detta dell’Ucid, anche in una società che sarà sempre più condizionata dalla tecnologia e il cui impatto sarà maggiormente invasivo grazie all’intelligenza artificiale. Tema sul quale anche Papa Francesco, ha ricordato Parolin, ha chiesto di tenere sempre aperto un confronto con il Magistero della Chiesa per garantire uno sviluppo umano integrale. “Il tema dell’intelligenza artificiale – ha commentato Pedrizzi – è una delle priorità di cui discutere: la grande opinione pubblica non ne sa niente eppure tra poco le menti potrebbero essere pilotate da fattori esterni e incontrollabili. Il mondo colto e laico deve essere presente nel dibattito, così come quello cattolico”.
Anche il fenomeno della pirateria informatica richiede, secondo l’Ucid, il massimo impegno alla classe dirigente che governerà l’Europa, perché la sicurezza nazionale ed europea passerà necessariamente attraverso il potenziamento delle misure di controllo delle reti e dei siti, privati e pubblici.