Doveva essere l’anno delle certezze. Il 2023 ha battuto invece tutte le previsioni, a partire da quelle di un drastico rallentamento della crescita globale azzoppata dagli elevati tassi di interesse. Il 2024 si preannuncia un anno ancora più ricco di sorprese se non altro perché andranno alle urne oltre 4 miliardi e 200 milioni di persone; praticamente la metà degli abitanti del pianeta: si partirà in Togo e si finirà nel RegnoIl. In un periodo, tra l’altro, di grandi turbolenze globali: sono in corso due guerre calde, oscillazioni dei prezzi delle materie prime e energia, impennate inflazionistiche e ridefinizioni di sistemi economici internazionali.
Mezzo mondo alle urne
Considerando elezioni nazionali, comunitarie e locali le urne saranno aperte in 76 paesi, pari al 51% della popolazione mondiale. Le elezioni europee chiameranno alle urne oltre 400 milioni di elettori ed elettrici dei 27 stati membri. Si voterà anche in Bangladesh, Brasile, India, Indonesia, Messico, Pakistan, Russia e Stati Uniti, e in 18 paesi dell’Africa, che contribuiscono al conteggio con quasi 300 milioni di aventi diritto al voto, per un totale di oltre 4 miliardi di persone.
Elezioni libere e non
Secondo il settimanale l’Economist su 71 paesi considerati dal Democracy index, solo 43 avranno elezioni pienamente libere e democratiche. A dare il via alla tornata di elezioni nel mondo sarà Taiwan, il 13 gennaio 2024, con un voto che, comunque vada, sarà storico e segnerà il futuro delle relazioni diplomatiche, e non solo, tra Cina e Stati Uniti. Mentre, proprio gli Usa, chiuderanno con le elezioni presidenziali. Elezioni di cui non è ancora chiaro chi saranno i reali contendenti: potrebbero essere il Presidente uscente Joe Biden sfidato da Donald Trump, ma potrebbero essere altri, finora, soltanto ipotizzabili.
Il calendario 2024
Durante l’anno, tra gli altri, si voterà il 4 febbraio 2024, in El Salvador per scegliere il Parlamento e il Presidente. Si ripresenta l’attuale Presidente Nayib Bukele, che ha fatto del paese la prima nazione ad adottare il bitcoin. Il primo marzo si voterà in Iran per il cambio del Parlamento: non ci si attendono “rivoluzioni”, ma potrebbero esserci delle sorprese perché il Paese, ora, è fortemente coinvolto nella crisi in Medioriente. Il 17 marzo 2024, si vota anche in Russia dove è certa la rielezione del Presidente Vladimir Putin. Il Paese è in guerra con l’Ucraina e non si prevedono cambiamenti al vertice. Tra aprile e maggio va al voto la più popolosa democrazia del mondo, l’India, che con i suoi 1,4 miliardi di abitanti nel 2023 ha superato la Cina. L’attuale presidente Narendra Modi, conservatore, punta alla rielezione con il suo partito Bharatiya Janata Party (Bjp). Modi, in ottica nazionalista, da tempo spinge anche per rispolverare l’antico nome sanscrito dell’India, Bharat. Tra il 6 e il 9 giugno 2024, i 27 paesi dell’Unione europea voteranno per eleggere i deputati dell’Europarlamento. Si dovranno nominare 720 rappresentanti, 15 in più della precedente tornata. I Paesi in cui si tengono le elezioni rappresentano più della metà del PIL globale – più del 40% del Pil globale per quelli in cui si tengono le elezioni nazionali. Considerando le sole elezioni nazionali, di natura presidenziale o legislativa, saranno in tutto 56 gli Stati che andranno al voto.