Si è svolta la prima riunione per la predisposizione del Piano di interventi urgenti per Lampedusa. L’ha presieduta il Ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnrr Raffaele Fitto, così come previsto dall’art 8 del dl Sud. Al tavolo hanno preso parte il ministro per le Imprese e il made in Italy Adolfo Urso, il viceministro del ministero Infrastrutture e Trasporti Edoardo Rixi; il sindaco di Lampedusa Filippo Mannino, il presidente della Regione Sicilia Renato Schifani, da remoto, e Invitalia Spa.
Cipess assegnerà 45 milioni
“Il tavolo si è insediato per dare l’attuazione a una misura compensativa per Lampedusa. Misura voluta direttamente dal Presidente del Consiglio Meloni per fronteggiare la grave situazione socioeconomica che l’isola sta affrontando”. L’eccezionale afflusso di cittadini provenienti dai Paesi del Mediterraneo ha reso urgente la misura e gli interventi riguardano infrastrutture e opere di urbanizzazione utili a migliorare le condizioni generali dell’isola. “La norma prevede che il Dipartimento della Coesione, insieme alla Regione siciliana e al Ministero dell’Economia, predispongano un piano di interventi,” ha spiegato Fitto, “piano che passerà poi al Cipess per l’approvazione e l’assegnazione delle risorse.” Risorse che ammontano a 45 milioni di euro erogati attraverso i Fondi di Sviluppo e Coesione 2021-27. “Si dà seguito così all’impegno preso dal Presidente Meloni dopo la sua ultima visita nell’isola, portata all’attenzione internazionale come primo porto europeo di approdo.” Dotare di infrastrutture a supporto quel territorio rientra nella visione strategica messa in atto dal Governo proprio in questa direzione”. Al fine di velocizzare gli interventi Invitalia fungerà da stazione appaltante per il comune di Lampedusa.
A Bergamo gli ultimi trasferiti
Gli ultimi arrivi a Lampedusa sono 87 persone sbarcate da quattro imbarcazioni. Tra di loro anche un invalido che è stato portato al Poliambulatorio perché non cammina da 8 anni. Sull’isolotto di Lampione, dove sono giunti con un gommone partito da Sousse, sono stati soccorsi 3 uomini, una donna e 2 minori, tutti tunisini. Una motovedetta della guardia costiera ha invece intercettato un natante con 18 profughi (tra cui una donna e un minore), gambiani, siriani e sudanesi, fra i quali l’invalido, che si sono messi in viaggio da Sabrath. Mentre un’unità della Guardia di finanza ha soccorso un barchino di 6 metri con 46 persone (tra cui 11 donne e 8 minori) del Gambia, Camerun, Mali, Benin e Guinea Konakri partiti da Sfax. Infine, un altro sbarco: 17 (2 donne) tunisini recuperati al largo dalla Capitaneria e portati a molo Favarolo. La prefettura di Agrigento ha trasferito a Bergamo, in aereo, oltre la metà dei migranti che erano a Lampedusa fino a all’altro ieri.