“Uno scenario incerto in cui in cui l’economia italiana si è fermata ed il caro vita continua a frenare i consumi delle famiglie”. È l’analisi della Confesercenti che sintetizza i timori delle piccole imprese verso una economia ancora in affanno e che non porta con sé gli elementi che fanno pensare ad una svolta immediata, unica nota positiva il rallentamento della inflazione.
Le incognite dall’energia
“Prosegue la decelerazione dell’inflazione”, scrive la Confesercenti, “una notizia positiva, con la tendenza al ribasso dei beni di prima necessità, soprattutto gli alimentari, che dovrebbe confermarsi anche nei prossimi mesi, ma a preoccupare”, fa presente la Confederazione, “è il ritorno delle tensioni sugli energetici che rallentano il processo di rientro della corsa dei prezzi. E con un’inflazione acquisita al 5,7% che potrebbe arrivare, secondo nostre stime, anche a sfiorare il 6% entro la fine dell’anno”.
Una economia ferma
La Confesercenti spiega come i problemi derivano da uno scenario incerto, dominato da calcoli che potrebbero risultare sbagliati e quindi per le imprese ci sono scenari dove appare improbabile un ritorno alla crescita.
“L’economia italiana si è fermata ed il caro vita continua a frenare i consumi delle famiglie”, osserva la Confederazione, “La strategia di incremento dei tassi di interesse portata avanti dalla Bce, giunta al decimo rialzo consecutivo, si sta evidentemente dimostrando inefficace da un lato a frenare un’inflazione generata principalmente non dall’aumento domanda, ma da quello dei costi di produzione a causa della corsa delle tariffe elettriche e pericolosa poiché continua ad erodere il potere d’acquisto delle famiglie ed impatta negativamente sulla crescita complessiva dell’economia”,
Ancora un calo della spesa
Secondo le valutazioni di Confesercenti, porterà a una riduzione della spesa, nell’ultima parte dell’anno, di -3,7 miliardi.
“Auspichiamo, perciò, che, nonostante gli spazi ristretti di intervento, con la prossima manovra finanziaria”, conclude la Confederazione, “il Governo metta al centro famiglie ed imprese, con interventi mirati a contenere l’erosione del potere d’acquisto e a sostenere la domanda interna, la cui ripresa è fondamentale per evitare preoccupanti scenari di stagnazione prolungati”.