Si appresterà anche un autunno caldo per il Governo, ma la maggioranza può lavorare tranquilla se i dati di sondaggio rilevati dalla “Supermedia di autunno” sono quelli di questi giorni. Confrontando le rilevazioni di otto diversi istituti Fratelli d’Italia guadagna 0,2% e resta il primo partito con il 28,7%. Flette, invece, per la terza settimana consecutiva il Partito democratico, che rimane sotto il 20% fermandosi al 19,7%. Lo certifica Agi/YouTrend Supermedia YouTrend/Agi che include sondaggi realizzati dal 7 al 20 settembre. Il M5 Stelle guadagna, più o meno, quando perde il Pd: +0,4%, e va sopra 16%, al 16,5%. Trend in discesa invece per Forza Italia, sotto il 7% per la prima volta da maggio: 6,9% (-0,3%). Scende anche la Lega (-0,1%) al 9,2%. Nè alti né bassi per Azione al 3,8% e Italia viva al 3%. +Europa 2,3 (-0,1). Italexit 1,9 (-0,1). Unione Popolare 1,4 (-0,4). Noi Moderati 1,1 (+0,3). La Supermedia delle coalizioni: Centrodestra 46,0 (+0,1). Centrosinistra 25,4 (-0,2). M5S 16,5 (+0,4). Terzo Polo 6,8 (=). Italexit 1,9 (-0,1). Altri 3,4 (-0,2)
Guardian: Meloni potente d’Europa
Insomma i partiti di maggioranza tengono, le opposizioni vanno per vasi comunicanti, mentre i due partiti di centro sono stabili. L’autunno dunque, dal punto di vista politico, si presenta “solido” e il Governo può contare, a un anno di distanza, di un consenso stabile. Tanto che anche il massimo quotidiano inglese, particolarmente attento sull’Italia, scrive che Giorgia Meloni è diventata “uno dei politici più potenti d’Europa” e che “il Governo più di destra dalla Seconda guerra mondiale ha assunto un tono rassicurante e pragmatico nel resto d’Europa e non solo.” “La patina di stabilità del governo italiano è dovuta in parte – sostiene il quotidiano britannico – al fatto che ha un’ampia maggioranza in parlamento e anche al fatto che l’opposizione è debole”, come anche i sondaggi dimostrano. Tanto che anche da sinistra confessano che“tutto sommato piace abbastanza.” Il Guardian ricorda anche che nel suo libro autobiografico, Giorgia Meloni, si descrive come una “bambina irascibile e difensiva”, la cui determinazione nel respingere i nemici era stata stimolata da un gruppo di ragazzi che non le permettevano di partecipare a una partita di beach volley perché era “troppo grassa”.
Politica estera grande credito
Dunque accreditando il lavoro fatto dalla premier nei consessi internazionali e negli incontri bilaterali con omologhi o Capi di Stato. E’ lo stesso giornale che, quasi esattamente lo scorso anno, definiva “post-fascist” i “Brothers of Italy” e non dava speranze a Giorgia Meloni presentandola come possibile danno per l’Italia.
Secondo l’autorevole quotidiano inglese a pesare molto sul giudizio positivo verso il Governo Meloni è stato “l’incrollabile sostegno all’Ucraina” e la posizione verso l’Africa; soprattutto i tentativi di risolvere grandi questioni come i flussi migratori e lo stato di sviluppo di molti paesi del continente in relazione ai cambiamenti climatici e alle condizioni delle popolazioni.
Meloni e Von der Leyer
Quanto alle alleanze internazionali, il Guardian scrive che “un tempo fan di Donald Trump e Vladimir Putin, Meloni ha trovato nuovi amici in Joe Biden e Volodymyr Zelensky. Ha stretto un legame con Rishi Sunak, ha un rapporto più cordiale con Emmanuel Macron e la si vede spesso lavorare al fianco di Ursula von der Leyen.” “Meloni ha stretto rapporti più profondi con i suoi alleati di estrema destra in Europa”, scrive ancora il quotidiano inglese, citando l’intervento a favore di Vox prima delle elezioni spagnole di luglio e l’incontro, la settimana scorsa a Budapest, con il suo omologo ungherese Viktor Orban con il quale ha parlato della difesa della famiglia “tradizionale”. Il quotidiano ricorda anche che Meloni è stata anche elogiata da un rivale di sinistra, Enrico Letta, ex primo ministro ed ex leader del Partito democratico, che l’ha definita “migliore del previsto”, e che Stefano Bonaccini, Presidente della regione Emilia-Romagna, è stato criticato dai membri del Pd, il suo stesso partito, per aver definito Meloni “capace”. Ma sul futuro il quotidiano britannico vede addensarsi nubi: in vista delle elezioni europee del prossimo anno, il Guardian prevede “un ritorno di una retorica intransigente e nazionalista.” Si sbaglierà come lo scorso anno a ci azzeccherà?