Davanti al fenomeno dei migranti in Italia e in Europa, le regole del trattato di Dublino sono “totalmente superate, ormai preistoria”. Parole dure quelle di Sergio Mattarella, presidente della Repubblica, intervenuto in conferenza stampa al fianco del presidente della Repubblica Federale di Germania, Frank Walter Steinmeier, al termine della due giorni siciliana culminata nella cerimonia del Premio dei Presidenti.
Il problema migranti al centro delle discussioni, ancora una volta: “Occorre pensare in maniera adeguata e non usare strumenti rudimentali e superati di fronte a fenomeni totalmente nuovi. Voler regolare questo fenomeno facendo riferimento agli accordi di Dublino è come pensare di realizzare la comunicazione in Europa con le carrozze a cavalli. Quello era un altro mondo, usarlo ora è come fare un salto nel pleistocene, in un’altra era storica. E’ una cosa completamente fuori dalla realtà”.
Mattarella ha fatto riferimento al trattato plurilaterale di Dublino, stipulato tra gli stati membri dell’Ue il 15 giugno 1990. Una convenzione che determina lo stato competente per l’esame di una domanda di asilo presentata in uno degli stati membri della Comunità europea, i cui criteri e meccanismi hanno come obiettivo quello di impedire ai richiedenti asilo di presentare domande in più Stati membri e ridurre di conseguenza i richiedenti asilo trasportati da uno Stato membro all’altro.
Il fenomeno migratorio ha ormai assunto, sempre secondo Mattarella, “una dimensione e caratteristica storica e globale”. Si tratta di “un fenomeno dato da varie cause, di natura ambientale e di violenza. Di fronte a ciò è necessario studiare, definire, mettere in campo soluzioni coraggiose e non superficiali o approssimative. Soluzioni europee, perché non è un problema che un Paese, da solo, può affrontare. Servono idee nuove: è chiaro che ognuno ha le sue, ma sono i Governi che poi le devono esporre e confrontare”.
In merito ai dieci punti presentati dalla presidente Von der Leyen sul tema, il capo dello Stato ha aggiunto: “Sono interessanti, così come lo sono i passi in avanti dei Consigli europei svolti nei mesi precedenti. E’ importante che tutti in Europa comprendano che il problema esiste e non si rimuove ignorandolo, ma affrontandolo per evitare che il protagonismo di questo fenomeno finisca in mano ai crudeli trafficanti di esseri umani”.
E ancora: “Occorre uno sforzo. Nessuno ha la soluzione in tasca – precisa Mattarella -. Ma insieme bisogna cercarla velocemente, prima che sia troppo tardi per fermare il fenomeno. La dimensione operativa non appartiene né a me né al presidente Steinmeier e rispettiamo i limiti, ma il nostro compito è quello di essere riferimento alla comunità nazionale, di interpretarne e comprendere le sensibilità e di formulare eventualmente suggerimenti”.
In conclusione, l’incontro con il Presidente della Repubblica Federale di Germania Steinmeier “è stata un’occasione arricchita da argomenti importanti. Tre, soprattutto, riguardano questioni primarie di fronte al mondo: oltre al fenomeno migratorio sono da affrontare anche la sfida climatica e quella energetica”.