domenica, 22 Dicembre, 2024
Esteri

Meloni: “Sono conservatrice, ma parlo con tutti per il bene dell’Italia”

“Guido l’Italia sulla base della mia visione conservatrice e quindi faccio le scelte che devo fare. Ma dialogo con tutti”. Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervistata dal direttore del canale all news Giuseppe De Bellis di Sky Tg24 a Wasghington dopo il suo incontro con il Presidente americano Joe Biden, ha spiegato il suo ‘credo politico’ che non significa chiudersi a riccio come farebbe oggi l’opposizione, ma piuttosto aprirsi a un confronto “proprio perché sono una persona che capisce cos’è la politica, che cosa significa avere una visione, che cosa significa credere in qualcosa e rispettare gli altri che credono in qualcosa anche quando il mio punto di vista è diverso”. Insomma, per Meloni bisogna saper parlare con tutti e “saper comprendere quali sono gli interessi per i quali gli altri si muovono”. Meloni ha fatto presente che quando era all’opposizione lo ha fatto dialogando quando condivideva qualcosa con le allora maggioranze. Oggi invece, per lei, buona parte della minoranza di governo quasi a priori dice sempre che non va bene niente: “E’ un approccio che io considero sbagliato e che anche non è stato il mio”. Proprio su questo argomento, ha poi spiegato per esempio di essere aperta al dialogo sul salario minimo, temendo però di trovarsi di fronte a un’opposizione non dialogante: “Quando vedo invece un approccio non pregiudiziale, come quello di Calenda sul salario minimo, non ci sono problemi. Ma ribadisco i dubbi su questa materia”.

Ruolo importante per il Mediterraneo

Meloni, incalzata sui primi mesi del suo esecutivo, si è detta più che soddisfatta di quanto fin qui fatto: “I fatti dimostrano che il nostro è un governo affidabile, credibile, che pone con determinazione il tema dei suoi interessi nazionali senza dimenticare l’interesse nazionale degli altri, mi dispiace di essere stata anticipata da una propaganda che voleva questo governo artefice di un disastro sul piano della tenuta dei rapporti internazionali, sul piano della tenuta economica, sul piano della tenuta delle istituzioni e della nazione”. Per Meloni gli stessi Stati Uniti hanno riconosciuto l’importanza del ruolo che ha il BelPaese in questo momento nel Mediterraneo sul tema della migrazione: “Probabilmente senza il ruolo che l’Italia ha avuto sarebbe stato più difficile raggiungere l’accordo che è stato raggiunto tra Tunisia e Unione europea. Siamo i principali dirimpettai dell’Africa, conosciamo molto bene il territorio e abbiamo anche una maggiore capacità di, così, di dialogare con queste persone”.

Due differenze importanti

Nel corso dell’intervista Meloni ha spiegato di come siano diversi i due ruoli che ha: quello di Preside re del consiglio e quello di leader di un partito, Fratelli d’Italia: “Stiamo parlando di due cose diverse. Questo è un altro caso in cui la politica estera a volte si legge in modo troppo superficiale: qualcuno ritiene davvero che quando si guida una nazione si possa parlare solo con i propri omologhi che hanno le stesse idee? Sarebbe devastante, bisogna saper parlare appunto con tutti e la centralità che l’Italia assume a volte è proprio per la capacità di parlare con tutti”.

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