Il Partito democratico scende in campo sul tema della casa: nel mirino soprattutto il diminuito potere di acquisto dei salari, gli stipendi di una gran parte degli italiani non in linea con il costo della vita e l’aumento dei tassi di interesse che hanno dunque portato tante persone all’impossibilità di adempiere ad alcuni obblighi. A Palazzo Madama è stato presentato il Ddl ‘Rinegoziazione mutui ipotecari’. La proposta dei senatori del Pd tra l’altro prevede un pacchetto di provvedimenti con l’obiettivo di sterilizzare l’aumento, rafforzare la possibilità della rinegoziazione o di sospensione, incrementare le risorse per il Fondo di garanzia. Tra i presentatori del Ddl, il capogruppo del Pd al Senato Francesco Boccia, insieme al responsabile economico dl Pd sen. Antonio Misiani.
La sfida a Meloni e Salvini
Di questo tema, molto sentito dalle famiglie italiane, Boccia ha detto che nel Def non vi è traccia. “Ci aspettavamo che la premier Meloni, tra i suoi impegni all’estero, trovasse il tempo di dirci alcune cose su un argomento molto serio come questo”.
Critiche all’esecutivo anche da parte della senatrice del Pd Beatrice Lorenzin: “Ci aspettavamo che misure contro il caro mutui venissero prese dal governo che invece continua a portare avanti interventi fantasiosi, ma di misure concrete a favore delle famiglie abbiamo visto pochissimo quest’anno, mentre i numeri sono decisamente preoccupanti”. Per Pierfrancesco Majorino, membro della Segreteria nazionale del Pd, la maggioranza non affronta il tema di interventi strutturali sulla casa: “Sfidiamo Meloni e il ministro Salvini: ci devono far capire qual è la loro idea dell’abitare, presentino un piano casa nazionale perché al momento siamo a zero su questo terreno”. Ricordiamo che in Italia ci sono 3,5 milioni di famiglie che hanno a che fare con i mutui: ammontano a 15 miliardi di euro le rate non pagate. Nel corso della conferemza stampa si è parlato anche del salario minimo.
“Il fatto che sia stato approvato come testo base un testo dell’opposizione è un bel traguardo – ha aggiunto il responsabile economico del Pd, Antonio Misiani-. Il tema del salario minimo è un tema che non lascia indifferente neanche l’elettorato del centrodestra”.