Il valore dell’imprenditorialità e del lavoro femminile come antidoto alla sopraffazione e alla violenza. È l’appello di “Donne Impresa Confartigianato”, che rappresenta 85 mila imprenditrici, e aderisce alla
Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. “Vogliamo testimoniare concretamente”, sottolinea la Presidente Daniela Biolatto, “il valore dell’imprenditorialità. Per le donne l’impresa può essere un presidio
sociale, un luogo capace di garantire indipendenza economica, realizzazione personale, autostima”.
Valorizzare il talento
“La violenza contro le donne”, sottolinea Biolatto, “si previene anche rendendole consapevoli del loro valore, del loro talento, consentendo di esprimerlo in un’attività d’impresa e liberandole così da soggezione psicologica e condizionamenti di tipo economico”.
Più servizi per le imprese
La presidente di Donne Impresa considera indispensabile investire sull’occupazione delle donne, in particolare sostenendo l’imprenditorialità femminile, “sia nelle fasi di avvio dell’azienda che
nel passaggio generazionale, e promuovendo un’efficace rete di servizi per favorire la conciliazione lavoro-famiglia e il welfare territoriale”. “Un’attenzione particolare”, ricorda l’esponente di Confartigianato, “va dedicata alla formazione delle competenze delle nuove generazioni, poiché su 1,1 milione di Neet under 35, ben 820mila sono donne”.
Italia prima in Europa
Donne Impresa Confartigianato, ci tiene a sottolineare che l’Italia è al primo posto in Europa per numero di imprenditrici e all’ultimo per tasso di occupazione femminile. “Le donne italiane”, osserva la Confederazione, “sono infatti le più intraprendenti d’Europa, con 1,4 milioni di lavoratrici indipendenti, davanti a 1,2 milioni della Francia e a 1 milione di Germania e Spagna”,
Cosa c’è da fare
Ma c’è ancora molto da fare. La Confartigianato indica dove promuovere l’impegno “per aumentare il tasso di occupazione delle donne tra 15 e 64 anni che nel nostro Paese è pari al 51,4%, inferiore di 13,7 punti
percentuali rispetto al 65,1% della media Ue, e che ci colloca in fondo alla classifica dei Paesi europei”.