Nuovo cambio di rotta per i controlli del Green Pass. Il Governo dopo le pressioni fatte dalle Associazioni del commercio, ha chiarito che i titolari degli esercizi commerciali per i quali è richiesto il green pass base non devono effettuare necessariamente i controlli sul possesso del certificato. A spiegare la decisione è la Confcommercio che illustra le decisioni del Governo.
Controlli a campione
“I titolari degli esercizi per i quali è richiesto il green pass base non devono effettuare necessariamente i controlli sul possesso del green pass base all’ingresso”, fa presente la Confcommercio, “ma possono svolgerli a campione successivamente all’ingresso della clientela nei locali”.
Esigenze rispettate
Il Governo secondo la Confederazione è venuto incontro alle molte proteste di titolari di esercizi commerciali che lamentavano la impossibilità di assicurare un controllo puntuale all’ingresso nell’attività.
“Sapere di poter effettuare i controlli a campione sui green pass della clientela rende possibile svolgere al meglio il nostro lavoro, nel rigoroso rispetto delle regole e agevola la vita ai cittadini”, spiega Giovanni Risso presidente della Federazione italiana tabaccai aderente a Confcommercio. “Si tratta di ”un giusto compromesso tra le ragioni, mai messe in discussione, del Governo e quelle della categoria”.
Cosa cambia
Dal primo febbraio prossimo si potrà accedere senza Green Pass solo in supermercati, farmacie, negozi di ottica e alimentari, oltre che in strutture sanitarie e uffici giudiziari e di polizia. Il provvedimento del Governo stabilisce in particolare che si potrà entrare privi di certificazione verde in “esercizi specializzati e non specializzati con prevalenza di prodotti alimentari e bevande”, come supermercati, discount, minimercati e altri esercizi non specializzati di alimenti vari, “escluso in ogni caso il consumo sul posto”. Possibile fare spesa anche in negozi di animali domestici e alimenti per animali domestici, di articoli igienico-sanitari e in distributori di carburanti. Ingresso libero, poi, pure in ottici, farmacie, parafarmacie e altri esercizi specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione medica, oltre che in negozi di articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati.
Nell’elenco “no pass” anche le strutture sanitarie, sociosanitarie e veterinarie, così l’accesso dei visitatori a strutture residenziali, socio-assistenziali, sociosanitarie e hospice. Consentito infine l’ingresso senza certificazioni verdi anche agli uffici aperti al pubblico delle forze di polizia e delle polizie locali, agli uffici giudiziari e dei servizi sociosanitari “esclusivamente per la presentazione indifferibile e urgente di denunzie da parte di soggetti vittime di reati o di richieste di interventi giudiziari a tutela di persone minori di età o incapaci, nonché per consentire lo svolgimento di attività di indagine o giurisdizionale per cui è necessaria la presenza della persona convocata”.