martedì, 17 Dicembre, 2024
Economia

La pandemia accende la voglia di case: compravendite +51%

Super bonus, mutui bassi. Taverna (Fimaa-Confcommercio): ridurre le tasse

Un balzo record atteso ma non di queste proporzioni. Nei primi quattro mesi del 2021 le compravendite immobiliari residenziali sono aumentate rispetto allo stesso periodo del 2019 per il 51% degli operatori immobiliari.

Secondo l’Ufficio Studi della Fimaa, la Federazione italiana mediatori agenti d’affari di Confcommercio-Imprese per l’Italia, l’incremento si rafforzerà ulteriormente recuperando quasi per intero le oltre 46mila transazioni perse nel 2020, con un +8% di compravendite e prezzi in risalita dell’1,9% rispetto all’anno precedente.

 

Forte incremento

L’incremento della domanda, sottolinea la Federazione, è un “segnale evidente di una fase di ripresa del settore alimentata dall’emergenza sanitaria, che ha imposto di vivere maggiormente la casa sia come ufficio sia come svago, e dal Superbonus 110%. Questo soprattutto nel Centro e Nord Italia e nelle province a media densità abitativa (popolazione tra 300 e 500mila abitanti)”. Il 65% degli interpellati riferisce che vuole l’abitazione acquistare vicino al capoluogo, purché dotata di un giardino privato (27,4% dei casi) o una terrazza (25,5%). Se le condizioni economiche della famiglia lo permettono, si sceglie una villa o un villino (14,3%). Il balcone è indicato nel 7,5% delle risposte, mentre per l’1,4% ci si accontenta del giardino condominiale.

 

Superbonus e smartworking

Le condizioni di mercato e lo smartworking fanno scegliere in quasi l’11% dei casi una stanza (o più) da adibire a ufficio e si guarda con interesse a immobili da ristrutturare grazie alle misure governative del 110% (12,9%).Per quasi il 60% degli intervistati la nuova misura del superbonus al 110% potrà dare impulso al mercato degli appartamenti da ristrutturare, alimentando l’intero comparto immobiliare.

 

I mutui

Sul fronte dei finanziamenti, nonostante il forte incremento di liquidità nei depositi bancari nel 2020, la maggioranza delle compravendite (82,3%) si accompagna a una richiesta di mutuo pari all’80% del valore dell’immobile. Le richieste di mutuo al 100% del valore sono pochissime, soprattutto al Sud e Isole. Pochissime anche quelle al 50%, concentrate soprattutto al Nord.

 

Case vacanza

Per il 62% degli agenti immobiliari ci sarà un aumento delle transazioni per le seconde case rispetto al 2019, a causa degli effetti della pandemia e dello smartworking nella sfera psico-sociale dei clienti-consumatori, sempre più orientati ad abitare tutto l’anno le seconde case (70,5% di risposte), soprattutto al Centro-sud  La forte richiesta produrrà, nel corso del 2021, un’impennata media dei prezzi pari al 44% rispetto al periodo pre-Covid.

 

Risparmi e mattone

Per sei italiani su dieci l’investimento immobiliare resta il più sicuro e vantaggioso, capace di resistere anche ai lunghi periodi di lockdown forzato. A sostenere il settore, diversi fattori fra cui le recenti misure per i mutui prima casa ai giovani under 36 contenute nel decreto Sostegni bis e le nuove misure per il superbonus 110%. “Crediamo”, commenta il presidente nazionale Fimaa, Santino Taverna, “che il superbonus possa rappresentare una leva strategica per il rilancio del settore e della sua filiera. Siamo fiduciosi che il governo si metta al lavoro per un piano di riordino e riduzione della tassazione immobiliare”.

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