Tornare a fare sport, permettere a tutti ad atleti e cittadini di ritrovare gli spazi e la presenza. Non solo, l’attenzione verso lo sport si proietta in molti modi: la medicina sportiva, idoneità sportiva, lotta al doping, rapporto tra sport, benessere e salute mentale.
E sono gli obiettivi di un incontro tecnico su cui sono puntate molte attenzioni del mondo sportivo per iniziare un percorso di ritorno alla normalità con l’ambizione di fare anche molto di più.
Il tema dell’incontro: “La Salute nello sport”, promosso dal Sottosegretario di Stato alla Salute Andrea Costa, a cui hanno partecipato Stefano Mei, Pier Francesco Parra e l’onorevole Maurizio Lupi.
“Al tavolo”, spiega il Sottosegretario, promotore del tavolo tecnico, “saranno presenti figure di rilievo del mondo accademico, della medicina, dello sport. Competenze che sostengano la politica a fare scelte corrette in materia. Mi preme sottolineare che lo sport significa professionismo ma anche salute, aggregazione e inclusione”.
“Dobbiamo quindi ripartire e creare le condizioni affinché si possa tornare a fare sport. Oggi più che mai la politica deve prendersi la responsabilità di fare delle scelte”, sottolinea Andrea Costa, “Gli Europei di calcio possono fare da apripista: dopo l’apertura ufficializzata per le gare di Roma del torneo continentale che inizia l’11 giugno, si può riflettere anche su altre aperture. Perché, ad esempio, non fare una riflessione anche su eventi sportivi che sono prima dell’11 giugno? Mi viene da pensare alla finale di Coppa Italia, con percentuali inferiori rispetto al 25% richiesto dall’Uefa. Se siamo convinti che è un principio corretto, ed è una strada per ridare fiducia, possiamo fare delle riflessioni che ci permettano di aprire ad altri eventi. Con presenze inferiori, con sicurezza. È uno sforzo che la politica deve fare”.
Ora i fari sono puntati sugli appuntamenti nazionali e internazionali. Il tavolo tecnico prenderà in esame ogni evento con la possibilità di riaprire gli spazi al pubblico.
ESTENDERE AD ALTRI SETTORI
“C’è l’ultima partita di campionato, anche su quella si può fare un ragionamento”, prosegue il Sottosegretario di Stato alla Salute Andrea Costa, “Ci sono gli Internazionali di tennis a Roma, dal 3 al 16 maggio: per esempio si potrebbe immaginare di aprire al pubblico la finale. La pandemia è ancora in atto, ma la situazione di oggi è diversa da un anno fa, c’è una prospettiva: abbiamo il vaccino. Siamo quasi a 14 milioni di vaccinati e vacciniamo oltre 300.000 cittadini al giorno, circa 10 milioni al mese. Dalle prossime settimane lo scenario creerà condizioni migliori. Dunque, se è passato il principio dell’ok per gli Europei, perché non pensare di estenderlo ad altri eventi e altri settori?“.
Il tavolo, che nel corso delle settimane verrà ampliato con nuove professionalità, sarà coordinato da Pier Francesco Parra, docente universitario e responsabile medico delle squadre nazionali della Federazione Italiana Tennis di Coppa Davis e Fed Cup. “Sono onorato della considerazione del sottosegretario”, evidenzia Parra, “che mi ha voluto come coordinatore di questo importante tavolo tecnico, che credo sarà chiamato a dare indicazioni su una fase delicata come quella delle prossime riaperture in sicurezza. Ho già dato indicazioni di inserire nel board, oltre agli autorevoli esperti del Ministero, Laura Fogli, grandissima atleta, la migliore maratoneta italiana di tutti tempi, e, per quanto concerne l’elevato approfondimento scientifico, il professor Francesco Fornai, docente dell’Università di Pisa, esperto in neuroscienze. I lavori partiranno già prima della fine di aprile”.
In occasione dell’insediamento del tavolo “La Salute nello Sport”, la Sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzali, ha inviato un messaggio in cui ha sottolineato come “mai come in questo periodo il rapporto tra sport e salute è di strettissima attualità. L’assenza di sport, dovuta alla pandemia che stiamo ancora affrontando, ha messo in evidenza proprio l’importanza sociale che l’attività motoria ricopre nella società”. “Dobbiamo lavorare tutti insieme”, prosegue l’ex campionessa olimpica, “affinché’, dopo questa pandemia, la nuova normalità veda una popolazione ancora più sportiva e dedita ad uno stile di vita sempre più attivo con ripercussioni positive che il raggiungere questo obiettivo avrebbe sul sistema sanitario nazionale e su quello sociale. Per non parlare dell’indotto economico che l’attività sportiva porta con sé”.
Una delle prime iniziative del tavolo tecnico sarà dare seguito alla mozione adottata all’unanimità dal Parlamento e finalizzata a semplificare la presenza di atleti stranieri nelle maratone italiane e nelle altre gare no-stadia. “Le maratone e mezze maratone”, ha precisato Costa, “non sono solo un evento sportivo ma una grande occasione di promozione del territorio. Dobbiamo semplificare l’iscrizione degli atleti che arrivano dall’estero, solo così possiamo rendere le nostre maratone competitive e creare un indotto che ha anche una valenza turistica. Come emerge dalla mozione stessa sono evidenti grandi diversità tra l’Italia e altri Paesi in merito all’organizzazione delle maratone. Ma gli Uffici della Direzione della Prevenzione del Ministero si sono già mossi per creare gli atti propedeutici per risolvere questa problematica”.
Sul tema è intervenuto anche l’onorevole Maurizio Lupi, presidente di “Noi con L’Italia”, promotore e primo firmatario della mozione: “Da noi c’è una bassa partecipazione internazionale alle maratone e il motivo è che per un italiano che partecipa all’estero basta portare un’autocertificazione, mentre se un atleta straniero vuole venire a fare una maratona da noi deve farsi fare un certificato medico”. “Naturalmente non chiediamo”, propone Luoi, “di abbassare la guardia ma vorremmo far sì che per gli stranieri che si vogliono iscrivere alle nostre maratone sia in vigore la legge del proprio Paese, ovvero basti presentare un’autocertificazione. Questo permetterebbe di alimentare un volume economico rilevante”.
La sollecitazione è accolta, infine, anche da Stefano Mei, presidente della Federazione Italiana di Atletica Leggera (FIDAL), tra i componenti del tavolo tecnico “La Salute nello Sport”. Secondo il presidente FIDAL, “in attesa che si possano riaprire al grande pubblico le competizioni sportive, dobbiamo occuparci di favorire la partecipazione alle maratone italiane da parte degli atleti internazionali. Anche in vista della ripresa post pandemia, dobbiamo prevedere una internazionalizzazione delle nostre maratone, accettando le autocertificazioni degli atleti stranieri, come succede agli italiani che corrono, per esempio, a Berlino o New York”.