ROMA (ITALPRESS) – La pandemia ha mostrato la debolezza dei sistemi sanitari nazionali europei. È tempo che l'Unione europea si impegni a proteggere i suoi cittadini, fissando nuovi e più ambiziosi standard in termini di protezione, salute e sicurezza sociale. Un obiettivo che può essere raggiunto realizzando Piani sanitari nazionali che includano le Agenzie nazionali di riferimento per le malattie infettive potenzialmente epidemiche, strettamente connesse in un network europeo. È l'appello lanciato alle Istituzioni europee, attraverso la prestigiosa rivista Nature, da 15 ricercatori di istituzioni sanitarie, agenzie governative, università e organizzazioni non governative in Italia, Francia, Usa, Germania, Portogallo e Regno Unito. Tra gli italiani, le firme del direttore generale dell'Aifa, Nicola Magrini, del direttore scientifico dell'Istituto Nazionale Malattie Infettive "Lazzaro Spallanzani", Giuseppe Ippolito, e del presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli. Il documento propone che siano affidati alle Agenzie UE, per la risposta all'emergenza Covid-19 e altre epidemie, i compiti di sorveglianza per epidemie, promozione della cooperazione tra le agenzie nazionali e internazionali di salute pubblica, la redazione delle linee guida tecniche e protocolli clinici per la gestione delle malattie, il coordinamento della ricerca, incremento della capacità dei laboratori per individuare precocemente i nuovi patogeni e la creazione di uno staff in grado di implementare test su larga scala, contact tracing e misure di quarantena. Queste attività dovrebbero essere integrate con l'EU BARDA (Biomedical Advanced Research and Development Authority) annunciato dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. (ITALPRESS). ads/com 28-Ott-20 17:00