ROMA (ITALPRESS) – Prosegue a luglio la fase di risalita delle vendite all'estero verso entrambi i mercati di sbocco, Ue ed extra Ue. L'Istat stima una crescita congiunturale per entrambi i flussi commerciali: più intensa per le esportazioni (+5,7%) che per le importazioni (+4,8%). L'aumento su base mensile dell'export è dovuto in particolare all'incremento delle vendite verso i mercati extra Ue (+7,6%) mentre quello verso l'area Ue è più contenuto (+3,9%). Nel trimestre maggio-luglio 2020 rispetto al precedente, la ripresa congiunturale registrata a partire da maggio si traduce in un aumento per l'export (+4,4%) e in una diminuzione contenuta per l'import (-2,3%). La crescita congiunturale dell'export, più intensa verso i paesi extra Ue, è estesa a tutti i raggruppamenti principali di industrie ed è dovuta in particolare agli aumenti delle vendite di beni di consumo non durevoli, beni strumentali e beni intermedi. Su base annua, la flessione dell'export si riduce ulteriormente ed è spiegata, per metà, dal calo delle vendite di macchinari, prodotti della raffinazione e metalli. Anche le importazioni continuano a crescere sul mese, ma sull'anno registrano una contrazione ancora molto ampia e in più lenta attenuazione. A luglio, i prezzi all'import segnano un lieve rialzo congiunturale e un modesto ridimensionamento del calo tendenziale (-6,4%, da -6,5% di giugno), cui contribuiscono le dinamiche dei prezzi nell'Area non euro. A luglio l'Istat stima che il saldo commerciale aumenti di 2.077 milioni (da +7.617 milioni a luglio 2019 a +9.694 milioni a luglio 2020). Al netto dei prodotti energetici il saldo è pari a +11.679 milioni (era +11.084 milioni a luglio 2019). (ITALPRESS). ads/com 17-Set-20 10:31