BARCELLONA (SPAGNA) (ITALPRESS) – Nuovo capitolo della lunga 'battaglia' tra Messi e il Barcellona. L'argentino, che ha comunicato ai blaugrana tramite un burofax lo scorso 25 agosto di non voler proseguire il rapporto con i catalani, quest'oggi non si è presentato ai test PCR organizzati dal club per poter iniziare domani gli allenamenti. Una posizione contrapposta quella tra Messi e il Barcellona: da una parte il calciatore e il suo entourage che sono convinti di poter esercitare la clausola che fino al 10 giugno scorso prevedeva la possibilità di recedere dal contratto senza pagare la clausola di 700 milioni di euro; dall'altra parte la società blaugrana che afferma che la clausola è ampiamente scaduta e non può essere prolungata per via della pandemia. Per chiarire questa situazione è intervenuta anche la federazione spagnola che attraverso una nota ha affermato: "In relazione alle diverse interpretazioni (alcune delle quali in contrasto tra loro) pubblicate nei giorni scorsi su diversi media, relative alla situazione contrattuale del giocatore Lionel Andrés Messi con l'FC Barcelona, LaLiga ritiene opportuno, previa analisi, chiarire la situazione contrattuale del giocatore con il suo club. Il contratto attualmente vigente – precisa La Liga – presenta una clausola di rescissione applicabile qualora Messi opti per l'interruzione anticipata ed unilaterale del contratto, svolta ai sensi dell'articolo 16 del regio decreto 1006/1985, del 26 giugno, che regola il rapporto di lavoro speciale degli atleti professionisti". In conformità con le normative applicabili, e seguendo la procedura corrispondente in questi casi, LaLiga non concederà il visto per l'allontanamento del giocatore se non sarà pagato l'importo della clausola", conclude il comunicato diramato dalla federazione spagnola. (ITALPRESS). mra/pc/gm/red 30-Ago-20 16:01