MILANO (ITALPRESS) – "Non voglio entrare nello specifico dell'operazione. Dico solo che l'aggregazione tra Intesa Sanpaolo e Ubi credo sia un'operazione importante da portare a termine". Lo afferma in un'intervista al Sole 24 Ore Pellegrino Capaldo, professore emerito dell'Universita' La Sapienza, gia' presidente della Banca di Roma e di organismi no-profit, che ha appena fondato una nuova Scuola di Politica che scaturisce dalla Fondazione Nuovo Millennio da lui presieduta. "Intesa e' una grande ed importante banca e puo' essere un ottimo polo aggregante in chiave sia nazionale che europea – prosegue Capaldo -. E l'a.d. Messina, molto preparato, sono certo sapra' concludere la fusione evitando di essere schiacciato dalla grande dimensione, senza offuscare le caratteristiche dei due istituti e conservando la peculiarita' di attenzione alla clientela. Ricordiamo che Intesa nasce dall'aggregazione della Cariplo, che aveva un fortissimo legame con il territorio e i piccoli risparmiatori". Capaldo crede che "Ubi debba trovare alla fine un accordo favorevole. Il prezzo offerta da Intesa lo trovo onesto e anche le assicurazioni sui dividendi sono congrue", aggiunge. Da presidente della Banca di Roma aveva guidato la prima grande aggregazione bancaria italiana, che ha messo insieme in pochi anni Banco di Santo Spirito, Cassa di risparmio di Roma e il Banco di Roma. "In quell'operazione siamo riusciti nell'obiettivo di razionalizzare tre banche presenti nella citta' di Roma, assieme alla collaborazione dei dipendenti, creando un grande gruppo e mantenendo un forte collegamento con la clientela al dettaglio – sottolinea Capaldo -. Auspico dunque questa soluzione per il bene del Paese, delle famiglie e delle imprese". (ITALPRESS). sat/red 14-Lug-20 15:15