Una comunità sconvolta, un intero quartiere immerso nel silenzio irreale che segue le tragedie più inspiegabili. Nella notte tra sabato e domenica, nella capitale del Suriname, un uomo ha accoltellato a morte nove persone, tra cui cinque bambini, prima di essere ferito e arrestato dalla polizia. Lo hanno confermato le autorità locali, che parlano di una delle peggiori violenze domestiche nella storia recente del Paese. Secondo la ricostruzione preliminare, l’uomo avrebbe agito all’interno e nei pressi della propria abitazione, in un’area residenziale della capitale. Tra le vittime figurano quattro adulti e cinque minori; almeno quattro dei bambini erano suoi figli, secondo quanto riportato dai media locali. Un sesto bambino e un adulto sono rimasti gravemente feriti e sono stati trasportati d’urgenza in ospedale. Le prime informazioni suggeriscono che l’aggressore potesse soffrire di problemi di salute mentale. Poco prima dell’attacco, avrebbe avuto una violenta discussione telefonica con la moglie. La prima vittima sarebbe stata la figlia undicenne, colpita ripetutamente in cucina, prima che l’uomo si scagliasse contro gli altri presenti e contro i vicini accorsi per aiutare. Quando gli agenti sono arrivati sul posto, l’uomo avrebbe tentato di attaccarli con l’arma ancora in mano, costringendoli a sparare per fermarlo. È stato colpito a una gamba, immobilizzato e trasferito in ospedale sotto custodia. La polizia ha definito la scena “devastante”, con più abitazioni coinvolte e vittime distribuite in diversi punti del quartiere. Le autorità hanno avviato un’indagine per chiarire la dinamica esatta e il movente, mentre il governo ha espresso cordoglio alle famiglie colpite e alla comunità, profondamente scossa da una violenza così estrema. In un Paese di poco più di mezzo milione di abitanti, tragedie di questa portata lasciano ferite profonde. A Paramaribo, oggi, il dolore è collettivo: una città intera cerca risposte, mentre piange nove vite spezzate.
Suriname, strage nella notte: uomo uccide nove persone, tra cui cinque bambini
