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Sudan, atterrato a Port Sudan il primo volo umanitario italiano: 25 tonnellate di aiuti per gli studenti sfollati

giovedì, 25 Dicembre 2025
1 minuto di lettura

È atterrato oggi, 25 dicembre, il primo volo umanitario italiano destinato al Sudan nell’ambito dell’iniziativa “Italy for Sudan”. A bordo, 25 tonnellate di aiuti diretti a circa 2.500 studenti delle scuole frequentate dai figli delle famiglie sfollate e gestite dalla Parrocchia di Port Sudan. Un intervento concreto che segna l’avvio operativo del programma promosso dal ministro degli Esteri Antonio Tajani, in un contesto segnato da una crisi umanitaria che dura ormai da quasi tre anni.
Il volo, partito ieri da Roma Fiumicino con il supporto logistico della Base di pronto intervento umanitario delle Nazioni Unite di Brindisi, trasportava 32 pallet di generi alimentari – tra cui pasta, farina, zucchero, latte in polvere e legumi – oltre a un pallet di materiale sportivo, composto da divise e palloni destinati ai più giovani. Gli aiuti sono stati raccolti grazie al contributo di numerose aziende italiane del settore alimentare e sportivo, tra cui Pancrazio, Nobile, Sieralat, Ventigrani, Solania, Piccolo, Mulino Caputo, Rummo, La Torrente, Petti, Di Martino e FIGC. Ad accogliere il carico a Port Sudan sono stati l’ambasciatore d’Italia a Khartoum, Michele Tommasi, e il consigliere del Ministero degli Esteri, monsignor Marco Malizia. La distribuzione degli aiuti avverrà nelle scuole frequentate dai minori sfollati, con l’obiettivo di garantire un sostegno alimentare stabile e un minimo di normalità educativa in un contesto segnato da insicurezza e carenze croniche.
L’iniziativa rappresenta il primo passo di un intervento più ampio e strutturato. Nei prossimi mesi sono infatti previsti ulteriori invii di aiuti via mare, destinati ai 53 campi per sfollati presenti a Port Sudan e nelle aree limitrofe, dove si stima vivano oltre 20.000 persone fuggite dalle zone di combattimento.

Impegno umanitario

Il programma “Italy for Sudan” si inserisce nella continuità dell’impegno umanitario italiano nel Paese, rimasto attivo senza interruzioni dall’inizio del conflitto. Un impegno che, secondo i dati del Ministero degli Esteri, ha già mobilitato risorse per circa 125 milioni di euro, articolate su tre assi principali: salute e sicurezza alimentare, agricoltura e contrasto alla povertà, protezione e inclusione sociale. In un Paese devastato dalla guerra e da una crisi umanitaria tra le più gravi al mondo, l’arrivo del primo volo rappresenta un segnale concreto di attenzione verso una popolazione stremata, in particolare verso i più giovani.

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