“Tutto risolto con il vertice dell’altra sera, negli altri Paesi si litiga molto di più”. Così il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, in un’intervista rilasciata a La Stampa, sintetizza l’esito del confronto politico che si è tenuto a Palazzo Chigi. Secondo Urso, le tensioni registrate nei giorni scorsi non sono paragonabili a quelle che attraversano altri Paesi europei e occidentali. Anzi, l’Italia — sottolinea — viene oggi guardata con attenzione positiva dalle istituzioni internazionali. Il Fondo monetario internazionale ha definito il governo italiano “un’ancora di stabilità in Europa”, riconoscendo “risultati che superano le previsioni”.
Un giudizio che il ministro collega direttamente alla linea dell’esecutivo guidato da Giorgia Meloni. “Non era facile — afferma — coniugare il necessario rigore sui conti pubblici con la crescita, lo sviluppo e l’equità sociale. Con questa leadership ci siamo riusciti”.
Incentivi alle imprese
Al centro dell’intervista anche il capitolo degli incentivi alle imprese. Urso rivendica il successo del piano Transizione 5.0, che il governo si era impegnato ad attivare rapidamente e a rendere strutturale. “Avevamo detto sin dall’inizio che questo era il nostro obiettivo — spiega — e lo abbiamo raggiunto”. Il Ministro ricorda inoltre l’impegno a soddisfare le richieste di chi era rimasto escluso per esaurimento delle risorse del Pnrr, confidando che il Mef abbia individuato una soluzione compatibile con i vincoli di bilancio. Secondo Urso, i risultati ottenuti avrebbero superato persino le stime delle associazioni di impresa, che in precedenza avevano chiesto una riduzione degli stanziamenti ritenendo lo strumento meno efficace del previsto. “I fatti hanno dimostrato il contrario”, sottolinea.
Un discorso analogo riguarda la Zes unica, per la quale il governo ha deciso di incrementare le risorse. Anche in questo caso, spiega il ministro, la risposta è stata superiore alle attese e ha contribuito a un dato politicamente rilevante: “Il Mezzogiorno ha ripreso a crescere a ritmi sostenuti”.
