I canali diplomatici sul conflitto ucraino hanno registrato una nuova, prudente, accelerazione, sullo sfondo di una giornata densa di dichiarazioni politiche, segnali militari contraddittori e contatti internazionali. Da un lato, Mosca ha rilanciato l’ipotesi di una tregua parziale; dall’altro, Kiev e Washington hanno avviato nuovi colloqui, mentre sul terreno i combattimenti e gli attacchi proseguono. A catalizzare l’attenzione è stata la lunga conferenza stampa di fine anno del presidente russo Vladimir Putin, la tradizionale “Linea diretta”, durata oltre quattro ore e mezza e scandita da circa ottanta domande. Davanti a giornalisti russi e stranieri, inclusi rappresentanti di Paesi definiti “ostili”, Putin ha ribadito la disponibilità della Russia a negoziare, sostenendo che “la palla è ora nel campo dell’Occidente e dell’Ucraina”. Il leader del Cremlino ha aperto in particolare a una possibile sospensione degli attacchi in profondità sul territorio ucraino, ipotizzando una tregua aerea condizionata allo svolgimento di elezioni in Ucraina, alle quali, secondo Putin, dovrebbero poter partecipare anche i cittadini ucraini residenti in Russia. Una proposta che Kiev non ha commentato direttamente, ma che si inserisce in un quadro di dichiarazioni tese a presentare Mosca come parte disponibile al dialogo. Putin ha però ribadito le consuete linee narrative del Cremlino, negando ogni responsabilità russa per le vittime del conflitto e attribuendo l’origine della guerra a un “colpo di Stato a Kiev” nel 2014 e al fallimento degli accordi di Minsk. Ha inoltre sostenuto che le forze russe avrebbero ormai “l’iniziativa strategica” su tutti i fronti, affermando che l’esercito ucraino sarebbe in ritirata. Allo stesso tempo, ha riconosciuto che da Kiev arriverebbero “alcuni segnali” di apertura al dialogo, pur ribadendo che l’Ucraina non avrebbe mai accettato concessioni territoriali. Dalla Russia, il ministro degli Esteri Sergej Lavrov ha attaccato duramente l’ipotesi di una forza multinazionale europea in Ucraina, accusando l’Europa di voler trasformare il Paese in un “trampolino” contro Mosca. Putin, dal canto suo, ha avvertito che un eventuale blocco dell’exclave di Kaliningrad potrebbe portare a un conflitto su larga scala, pur assicurando che la Russia non avrebbe alcuna intenzione di attaccare l’Europa.
I colloqui di Miami e il ruolo degli Stati Uniti
Nel frattempo, la dimensione internazionale del conflitto si è ulteriormente allargata. A Miami si sono svolti nuovi incontri tra l’inviato della Casa Bianca Steve Witkoff e i consiglieri per la sicurezza nazionale di Ucraina, Germania, Francia e Regno Unito. Il capo negoziatore ucraino Rustem Umerov ha confermato l’avvio di un nuovo ciclo di colloqui con la delegazione statunitense, con il coinvolgimento anche dei partner europei. Secondo fonti americane, nel fine settimana è previsto anche un contatto con una delegazione russa.
Zelensky tra messaggi a Mosca e frizioni con Varsavia
Sul fronte politico, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ribadito che proseguire la guerra “non ha senso” per Mosca, definendo i recenti sviluppi diplomatici un messaggio diretto alla Russia. In visita ufficiale a Varsavia, però, sono emerse frizioni: il presidente Karol Nawrocki ha lamentato una scarsa riconoscenza ucraina per il sostegno di Varsavia, accusa respinta da Zelensky, che ha riaffermato la gratitudine di Kiev. I due leader hanno comunque confermato l’unità sulla sicurezza regionale e discusso uno scambio tra caccia MiG-29 polacchi e sistemi anti-drone ucraini.
Attacchi incrociati
Sul piano militare, la giornata è stata segnata da nuovi attacchi. L’Ucraina ha rivendicato il colpimento di una piattaforma petrolifera russa di proprietà della Lukoil nel Mar Caspio, la terza nelle ultime settimane, e di una nave della “flotta ombra” russa, per la prima volta intercettata nel mar Mediterraneo. Di contro, raid russi notturni contro infrastrutture energetiche hanno provocato interruzioni di corrente in cinque regioni ucraine, tra cui Odessa e Zaporizhzhia. Nella regione di Kharkiv, un drone russo ha colpito una casa privata uccidendo un uomo di 47 anni.



