0
Ursula Von Der Leyen Presidente Commissione Europea

Il Cremlino chiude su Donbass e Nato, Bruxelles avverte: la minaccia russa riguarda tutta l’Europa

mercoledì, 17 Dicembre 2025
2 minuti di lettura

Mosca alza il muro sul piano di pace elaborato da Stati Uniti ed europei. “Il Donbass è russo” e “mai soldati Nato in Ucraina” restano le linee rosse del Cremlino, che respinge anche l’ipotesi di una tregua natalizia. Il confronto diplomatico prosegue, ma sullo sfondo la guerra continua, con attacchi di droni su Kiev e raid ucraini contro infrastrutture energetiche russe. Intanto, all’Aja nasce la Commissione internazionale sui danni di guerra, mentre da Bruxelles Ursula von der Leyen avverte che la minaccia russa non riguarda solo l’Ucraina, ma l’intera sicurezza europea.
La contrarietà alla presenza di truppe straniere in Ucraina è “ben nota, coerente e chiara”, ha ribadito il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, riferendosi al piano discusso a Berlino tra Usa e Paesi Ue. Una posizione già espressa “dal presidente e a livello operativo”. Peskov ha però aggiunto che il tema resta “oggetto di discussione”, lasciando aperto uno spazio formale al confronto, almeno nei contatti indiretti.
Sul canale con Washington, Mosca attende aggiornamenti ufficiali sull’esito dei colloqui di Berlino. Non è invece prevista, almeno per questa settimana, una visita a Mosca dell’inviato speciale americano Steve Witkoff. “Ci aspettiamo che i nostri omologhi statunitensi ci informino quando saranno pronti”, ha spiegato Peskov, escludendo per ora nuovi incontri diretti.
Mentre il dialogo resta incerto, gli Stati Uniti preparano nuove leve di pressione. Secondo Bloomberg, Washington starebbe valutando un ulteriore pacchetto di sanzioni contro il settore energetico russo nel caso in cui Vladimir Putin rifiutasse un accordo. Tra le opzioni allo studio c’è il colpire la cosiddetta “flotta ombra”, utilizzata per esportare il petrolio russo aggirando i tetti ai prezzi. Parallelamente, il New York Times riferisce che il piano di pace americano prevede il rafforzamento significativo delle Forze armate ucraine, un maggiore ricorso all’intelligence statunitense e il possibile dispiegamento di truppe europee come garanzia di sicurezza, un impianto che spiega la ferma opposizione di Mosca a qualsiasi presenza militare straniera.

Von der Leyen: la Russia minaccia anche l’Ue

Da Strasburgo, la presidente della Commissione europea ha tracciato un quadro allarmante. “Non c’è atto di difesa europea più importante del sostegno all’Ucraina”, ha detto, sottolineando che mentre i negoziati si intensificano, aumentano anche gli attacchi russi. “La Russia non ha solo l’Ucraina nel mirino. Sta intensificando le sue operazioni sul territorio dell’Ue ed è passata a un’economia di guerra”. Secondo le stime di Fmi e Commissione, il fabbisogno finanziario di Kiev per il 2026 e il 2027 supererà i 137 miliardi di euro, di cui circa 90 a carico dell’Europa.
Nel dibattito sulla preparazione del Consiglio europeo, von der Leyen ha parlato di un cambio d’epoca. “La pace di ieri è finita. Viviamo in un mondo pericoloso e transazionale, un mondo di guerre e predatori”. Per la presidente della Commissione, l’Ue deve imparare a difendersi e a contare su sé stessa, senza nostalgie per un ordine internazionale che non esiste più.
In questo contesto si inserisce l’analisi dell’ex oligarca e dissidente Mikhail Khodorkovsky. In un’intervista sostiene che per Putin il Donbass non è più una questione pragmatica, ma ideologica e di sopravvivenza politica. La propaganda si sarebbe spinta troppo avanti per consentire concessioni. Anche Zelensky, osserva, non può cedere territori senza provocare una grave crisi interna. L’unica via d’uscita possibile sarebbe una zona smilitarizzata sotto controllo internazionale.
Resta centrale anche il nodo degli asset russi congelati. Il premier ungherese Viktor Orbán ha riferito di aver chiesto a Putin come Mosca reagirebbe a un eventuale utilizzo dei beni da parte dell’Ue. Secondo il media filogovernativo Mandiner, la risposta sarebbe stata netta: la Russia “risponderà con la forza”, pur tenendo conto delle posizioni dei singoli Stati membri. Orbán ha ribadito l’opposizione di Budapest, definendo l’uso degli asset “un nuovo livello di escalation”.
Sul fronte militare, intanto, la notte è stata segnata da attacchi incrociati. A Kiev sono state avvertite forti esplosioni per un raid con droni russi, con la difesa aerea attiva anche nei pressi di Vyshgorod. In Russia, esplosioni sono state segnalate in una raffineria nella regione di Krasnodar, colpita da droni ucraini. Un segnale che, nonostante le trattative, il conflitto resta ad alta intensità.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:

Potrebbero interessarti

“Tregua sulle linee attuali”: Kiev, Ue e Regno Unito con Trump, ma Lavrov chiude la porta

Ieri i leader europei, insieme a Ucraina e Regno Unito,…

“Strane precipitazioni” a Sumy, tre persone con malesseri inspiegabili

Tre persone hanno accusato malesseri a causa di “strane precipitazioni”…