0
Carlo Nordio Ministro della Giustizia

Nordio all’Onu: “La corruzione è una minaccia globale ai diritti umani, l’Italia in prima linea”

lunedì, 15 Dicembre 2025
1 minuto di lettura

La corruzione non è più solo un illecito diffuso, ma un fenomeno strutturale e globale, capace di minacciare economie, istituzioni democratiche e diritti fondamentali. È il messaggio centrale lanciato dal Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenuto in Assemblea plenaria all’XI Conferenza degli Stati Parte della Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione (Uncac), in corso a Doha, in Qatar. Nordio ha richiamato l’attenzione della comunità internazionale sulla natura sistemica della corruzione, sottolineando come essa sia oggi spesso intrecciata con la criminalità organizzata e in grado di infiltrarsi profondamente nei processi decisionali e nelle economie nazionali. In questo contesto, il ministro ha ribadito il ruolo storico e attivo dell’Italia nel contrasto alla corruzione e alle mafie, un impegno che affonda le radici nella propria esperienza istituzionale e giudiziaria.
Le dimensioni economiche del fenomeno, ha evidenziato Nordio, rappresentano una vera emergenza globale. “La corruzione costa all’economia mondiale punti di PIL globale e, a questi livelli, diventa una diretta violazione dei diritti umani”, perché ostacola lo sviluppo, alimenta le disuguaglianze e compromette la dignità delle persone. Da qui la necessità di una risposta coordinata e moderna, fondata su una lettura complementare della Convenzione di Mérida contro la corruzione e della Convenzione di Palermo contro la criminalità organizzata transnazionale, considerate dall’Italia strumenti inscindibili per rafforzare la cooperazione giudiziaria internazionale.

Le priorità

Tra le priorità indicate dal ministro, particolare rilievo è stato dato al recupero dei beni illeciti. “La storia dimostra che colpire i patrimoni criminali è spesso più efficace delle sole misure personali”, ha affermato Nordio, sottolineando l’importanza di seguire i flussi finanziari e confiscare i proventi illeciti, anche alla luce delle nuove sfide rappresentate da criptovalute e strumenti digitali. Un’azione che, oltre a indebolire le organizzazioni criminali, esercita un forte effetto deterrente.
Ampio spazio è stato dedicato anche all’impegno italiano nella cooperazione tecnica internazionale. Nordio ha ricordato programmi come il Falcone-Borsellino, già operativo in America Latina e ora esteso ai Balcani, all’Europa centrale, ai Paesi Asean e all’Africa, e il programma Rosario Livatino, finalizzato a rafforzare integrità, trasparenza e responsabilità amministrativa. “Ricordare questi magistrati – ha sottolineato – significa onorarne l’esempio e ribadire che la legalità è un valore universale”.
La prevenzione, secondo il Ministro, passa anche dall’educazione: “La vera prevenzione nasce dall’educazione alla legalità e ai valori civici”, affinché cittadini, funzionari pubblici e imprese percepiscano il rispetto delle regole come una responsabilità condivisa e non come un ostacolo.
Concludendo il suo intervento, Nordio ha ribadito che l’Italia continuerà a essere un partner affidabile del multilateralismo giuridico, sostenendo il ruolo delle Nazioni Unite e dell’UNODC nel rafforzare lo Stato di diritto, la trasparenza e la cooperazione internazionale nella lotta alla corruzione.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:

Potrebbero interessarti