Giornata difficile in tutta Italia per effetto dello sciopero generale indetto dalla CGIL, che ha visto manifestazioni, presidi e comizi in tutte le principali città, dal Nord al Sud del Paese. L’astensione dal lavoro riguarda tutti i settori pubblici e privati per l’intera giornata, con la sola esclusione del trasporto aereo, mentre sono garantiti i servizi minimi essenziali. I disagi maggiori si registrano nei trasporti, nella scuola e nella sanità. In particolare, la circolazione ferroviaria è completamente sospesa dalla mezzanotte alle 21, con pesanti ripercussioni sulla mobilità nazionale. Dal palco della manifestazione di Firenze, il Segretario generale della Cgil Maurizio Landini ha definito la giornata di mobilitazione “una grandissima giornata che dimostra come la maggioranza di questo Paese non sostenga le politiche di questo governo”. Secondo Landini, le piazze testimoniano un disagio diffuso legato a salari bassi, difficoltà ad arrivare a fine mese e a una pressione fiscale che grava in modo sproporzionato su lavoratori dipendenti e pensionati.
Il leader sindacale ha criticato le scelte di politica economica, sostenendo che “si continuano a prendere soldi da lavoratori e pensionati” senza intervenire su profitti e rendite, e ha espresso forte contrarietà all’aumento delle spese per il riarmo, indicando come prioritarie invece le politiche per il lavoro e i diritti sociali.
Le iniziative annunciate
Nel corso della giornata, Landini ha annunciato nuove iniziative sindacali: nei prossimi giorni partirà una raccolta di firme per una legge di iniziativa popolare sulla sanità pubblica, mentre la Cgil sarà impegnata anche in una campagna referendaria per bloccare una riforma definita “estranea alla giustizia”. Centrale resta inoltre la richiesta di aumenti salariali concreti. Ampio spazio è stato dedicato anche al tema della riforma fiscale. Secondo il Segretario della Cgil, non è sostenibile che il lavoro dipendente e le pensioni siano tassati più dei profitti e delle rendite finanziarie. Tra le proposte avanzate, l’introduzione di una maggiore progressività fiscale e un contributo di solidarietà a carico delle 500 mila persone più ricche del Paese, per finanziare sanità, scuola, asili e politiche industriali.
Durante la manifestazione fiorentina, l’ultimo intervento prima di quello di Landini è stato affidato a un lavoratore licenziato dopo il cosiddetto “test del carrello”. Una scelta simbolica, spiegata dallo stesso Landini, per “far parlare il Paese reale” e denunciare un modello di impresa fondato, a suo dire, su sfruttamento e ricatto.
La replica a Salvini
Il Segretario della Cgil ha poi replicato alle critiche del vicepremier Matteo Salvini, che ha definito “irresponsabile” lo sciopero generale. Landini ha ricordato le promesse elettorali su pensioni e salari, accusando il governo di favorire rendite e profitti attraverso condoni e politiche di austerità.
Alla domanda sulla presenza dei leader politici dell’opposizione in piazza, Landini ha ribadito che l’obiettivo principale della giornata era mobilitare lavoratori, pensionati e giovani, per rivendicare “una vera democrazia fondata sul lavoro, sulla giustizia sociale e sulla solidarietà”.



