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Confartigianato: feste natalizie spese per 26,6 miliardi euro, consumi intercettabili da 298 mila artigiani

Un decalogo per gli acquisti e dare un sostegno alle piccole morse
giovedì, 4 Dicembre 2025
2 minuti di lettura

Dieci buoni motivi per scegliere un regalo a valore artigiano . È il tema lanciato dalla Confartigianato per dare appeal commerciale ai prodotti realizzati dai laboratori delle imprese artigiane.
Scegliere un regalo prodotto da una impresa artigiana significa trasformare un semplice acquisto in un gesto consapevole”, scrive la Confederazione, “capace di esprimere significati, cultura e responsabilità sociale. Nelle festività natalizie, quando il dono acquista un significato simbolico, il valore artigiano moltiplica il senso dell’esperienza”.

Piccolo gesto ma potente

Per la confederazione proprio in questo giorno nel tempo dei doni, scegliere artigiano è “un gesto piccolo ma potente, come delineato nei seguenti dieci punti”. Unicità autentica. Ogni pezzo è diverso, risultato di una lavorazione a regola d’arte che racconta una storia, riflette la creazione della mano, un’idea, un tratto riconoscibile.

Personalizzazione e ascolto

L’artigiano interpreta i desideri del cliente, crea su misura, consiglia, modifica, accompagna. Qualità che dura nel tempo. I materiali selezionati e le lavorazioni a regola d’arte rendono il regalo più solido, più bello, più duraturo nel tempo. Creatività che unisce passato e futuro. La tradizione incontra l’innovazione, dando vita a prodotti contemporanei con radici culturali profonde. Sostenibilità concreta. La produzione locale e la filiera corta, associata ad una riduzione degli sprechi, alla riparabilità e al riuso dei prodotti rendono il dono artigiano davvero “green”. Valorizzazione del talento e del saper fare. Ogni acquisto sostiene le competenze rare, l’apprendistato dei giovani e la trasmissione nel tempo dei mestieri del territorioEsperienza e relazione. Non si compra solo un oggetto: si incontra chi lo crea nel luogo della produzione, si consolida una relazione fiducia e si riceve assistenza e consulenza nel tempo. Supporto all’economia del territorio. Il valore generato resta nel territorio, genera reddito locale, rafforza il sistema delle imprese e le famiglie della comunità. Cultura e identità. Il regalo diventa espressione del genius loci, delle tradizioni, dei simboli e della bellezza dei luoghi. Benessere sociale e coesione. L’artigianato contribuisce a una comunità più inclusiva, viva, capace di custodire e innovare il proprio patrimonio.

La spesa per le feste

A dicembre è pari a 26,6 miliardi di euro la spesa delle famiglie italiane in alimentari, bevande e altri prodotti e servizi tipici del Natale, consumi intercettabili da 298.381 imprese artigiane operanti in 47 settori in cui si realizzano prodotti artigianali e si offrono servizi di qualità che possono essere regalati in occasione del Natale e della Befana e che danno lavoro a 837mila addetti, un terzo (33,6%) degli addetti dell’artigianato italiano. Nel dettaglio settoriale si tratta di 123.745 imprese di Cosmetica e benessere (41,5% del totale), 64.364 imprese di Alimentare, bevande e ristorazione (21,6%), 46.139 imprese di Moda, gioielleria e occhialeria (15,5%), 46.024 imprese di Legno, mobili, vetro, ceramica e arredocasa (15,4%), 16.291 imprese di Stampa, editoria e fotografia (5,5%), 987 imprese di Giochi e articoli da regalo e sportivi (0,3%) e 831 imprese di Prodotti high tech(0,3%). In ottica settoriale trasversale, sono 134.801 le imprese artigiane classificate nell’artigianato artistico, pari al 46,2% del perimetro in esame.

Il “peso” degli addetti

Nello studio si pone in evidenza a livello regionale relativo al peso degli addetti nei settori di offerta di prodotti e servizi tipici del Natale sugli addetti dell’artigianato della regione superiore alla media nelle Marche con il 41,2%, in Toscana con il 40,3%, in Campania con il 39,2%, in Umbria con il 37,3%, in Veneto con il 37,0%, in Puglia con il 36,9%, in Sicilia con il 36,8%, in Calabria con il 34,7% e in Abruzzo con il 33,7%. A livello provinciale, il peso più rilevante dell’artigianato interessato dalla domanda per le festività natalizie si riscontra a Prato (58,4%), Fermo (56,3%), Barletta-Andria-Trani (47,8%), Macerata (44,4%), Napoli (44,3%), Firenze (42,6%), Arezzo (42,1%), Belluno (41,3%), Vicenza (41,2%) e Rovigo (40,2%).

L’elaborazione dell’Ufficio studi

L’analisi completa e il dettaglio dei dati territoriali nell’Elaborazione Flash dell’Ufficio studi Confartigianato ‘Un regalo di Natale di valore: l’artigianato fa la differenza. I prodotti, le imprese e i territori’ con il focus su Artigianato alimentare arrivato alla 15ª edizione”.

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