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Meloni al vertice del Golfo: “Italia snodo tra Europa, Africa e Medioriente”

A Manama il Premier propone una nuova diplomazia energetica, rilancia la cooperazione economica da 35 miliardi l’anno e apre a un ‘Gcc-Med Summit’. Incontri bilaterali con Bahrein, Oman e Arabia Saudita su sicurezza, crisi regionali e partenariati strategici
giovedì, 4 Dicembre 2025
2 minuti di lettura

Ieri al vertice del Consiglio di Cooperazione del Golfo, a Manama, capitale del Bahrain, Giorgia Meloni ha fatto il puntosulla linea italiana sulle principali questioni energetiche, politiche e di sicurezza che coinvolgono Mediterraneo, Europa e Paesi del Golfo. L’occasione, in pratica, per fare il punto della situazione e rivolgendosi direttamente ai leader della regione il Premier ha indicato nella cooperazione economica e nella gestione dei flussi energetici i due pilastri di un rapporto in espansione, tenendo a ricordare che l’interscambio tra Italia e Stati del Golfo ammonta oggi a qualcosa come 35 miliardi di dollari l’anno. Un valore di certo significativo ma, secondo il Primo Ministro, ancora distante dal potenziale disponibile. Meloni ha quindi proposto l’avvio di una “nuova diplomazia energetica” fondata sulla neutralità tecnologica e sulla possibilità di utilizzare tutte le soluzioni presenti sul mercato, compresi i settori in cui ricerca e innovazione stanno aprendo nuovi scenari. Per l’Italia, ha spiegato, un approccio pragmatico è indispensabile in vista della transizione energetica. Da qui l’idea di costruire connessioni più solide tra Europa, Africa e Golfo, trasformando l’Italia in punto di accesso alla rete infrastrutturale europea e in nodo strategico fra le aree produttive del Mediterraneo allargato.

Nel suo intervento il Presidente del Consiglio ha anche richiamato gli elementi storici e geografici che, a suo giudizio, legano Mediterraneo e Golfo. Le due aree non sarebbero spazi isolati, ma parti di un sistema che necessita di collegamenti stabili per affrontare scenari economici e di sicurezza sempre più complessi. Per Meloni il dialogo tra le due sponde può favorire una gestione comune delle future interconnessioni, contribuendo a ridurre tensioni e rivalità.

Fronte della sicurezza

Sul fronte della sicurezza Meloni ha indicato come prioritaria la collaborazione contro terrorismo ed estremismo, richiamando l’uso coordinato di strumenti finanziari, giudiziari e militari. Ha collegato questo capitolo anche alle tensioni interne ai Paesi europei, citando il fenomeno del separatismo islamico e le difficoltà di integrazione di alcune comunità che, secondo la presidente del Consiglio, mettono alla prova la coesione sociale.Tra le proposte avanzate dall’Italia, il Premier ha annunciato la disponibilità a ospitare un ‘Gcc-Med Summit’, un nuovo formato di incontro tra Paesi mediterranei e Stati del Golfo. L’obiettivo sarebbe creare una piattaforma operativa comune per affrontare temi economici e infrastrutturali, senza sovrapporsi ad altri organismi internazionali.

Nel passaggio dedicato al Medioriente Meloni ha definito il piano presentato dal Presidente Trump una possibile base per un percorso di stabilizzazione. Ha ricordato il ruolo dell’Italia nel sostegno alle forze di sicurezza palestinesi e nei programmi di ricostruzione, ribadendo il sostegno alla soluzione dei due Stati. Per il Primo Ministro la pace richiede il riconoscimento del diritto dei palestinesi ad avere un proprio Stato e, allo stesso tempo, la garanzia della sicurezza di Israele. Sul dossier iraniano Meloni ha invece citato le dichiarazioni di Teheran sulla volontà di non sviluppare armamenti nucleari e ha indicato come urgente la conclusione di un accordo verificabile, con il coinvolgimento dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica. L’Italia, ha ricordato, è pronta a facilitare nuovi canali di dialogo come già avvenuto in passato.

Incontri bilaterali

La giornata di Melni è proseguita con una serie di incontri bilaterali. Con il Re del Bahrein, Hamad bin Isa Al-Khalifa, e con il Principe ereditario Salman bin Hamad Al-Khalifa, ha confermato l’intenzione di proseguire il percorso inaugurato con il partenariato strategico sugli investimenti, firmato lo scorso settembre. Il colloquio ha toccato anche le iniziative comuni per la stabilizzazione del Medio Oriente e le prospettive di una pace duratura in Ucraina. Nel successivo incontro con il Sultano dell’Oman, Haitham bin Tariq Al-Said, sono stati affrontati i principali dossier regionali, tra cui Gaza, Yemen e sicurezza del Mar Rosso. Palazzo Chigi ha riferito che è stato fatto il punto sulla cooperazione bilaterale, con attenzione al ruolo delle imprese italiane nei progetti di sviluppo omaniti.

Infine Meloni ha incontrato il Principe ereditario saudita Mohammed bin Salman. Il colloquio ha riguardato la situazione in Medioriente, la crisi in Sudan e l’attuazione del partenariato strategico avviato nel 2025. La presidente del Consiglio ha rivolto a bin Salman un invito ufficiale a visitare l’Italia per approfondire le relazioni politiche ed economiche.

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