Il ministero della Salute palestinese ha annunciato che due adolescenti sono stati uccisi dalle forze israeliane a Kafr Aqab, quartiere palestinese di Gerusalemme Est. Le vittime sono Amro Khaled Ahmad al-Marbu’a, 18 anni, e Sami Ibrahim Sami Mashaikh, 16 anni. Secondo la dichiarazione del ministero di Ramallah, l’operazione è avvenuta nella tarda serata: un residente ha riferito al quotidiano Haaretz che i soldati israeliani sono arrivati intorno alle 23 e che poco dopo “si sono uditi degli spari dalla parte israeliana e i due adolescenti sono stati uccisi”. La stessa fonte ha descritto un cambiamento nelle operazioni militari nella zona negli ultimi mesi, affermando che le forze israeliane “sono qui quasi ogni notte” e che “era questione di tempo prima che ciò accadesse”.
La notizia ha provocato una dura reazione dell’Arabia Saudita. Il ministero degli Esteri di Riyad ha espresso “ferma condanna e denuncia” per il proseguimento delle violazioni attribuite alle forze israeliane, citando le operazioni nella Striscia di Gaza, a Khan Younis e gli sconfinamenti nel territorio siriano compiuti – secondo la nota – dal primo ministro israeliano e da membri del governo.
Responsabilità
L’Arabia Saudita ha invitato la comunità internazionale ad “assumersi le proprie responsabilità” per fermare le violazioni delle leggi e degli accordi internazionali, incluso l’ultimo cessate il fuoco a Gaza. Riyad ha inoltre ribadito la necessità di rispettare l’Accordo di disimpegno del 1974 e di tutelare sovranità e integrità territoriale della Siria, per preservare sicurezza e stabilità nella regione.



