La ‘Giornata mondiale dell’infanzia’ ha portato ieri al centro del dibattito diritti, tutele e condizioni dei più giovani. Sergio Mattarella, nel suo messaggio istituzionale, ha sottolineato l’importanza di ascoltare i bambini, riconoscere i loro bisogni e proteggere i loro diritti. Il Presidente della Repubblica ha evidenziato che la data del 20 novembre deve sempre richiamare a un impegno costante verso i più piccoli, invitando a valorizzare le loro parole e esperienze come parte integrante della comunità. Ha inoltre messo in luce le molte criticità che colpiscono i minori in diverse parti del mondo, sottolineando che i bambini sono portatori di diritti fondamentali, ma spesso ne sono privati, diventando vittime di violenza, tratta e sfruttamento. Mattarella ha descritto un quadro globale segnato da conflitti e crisi, evidenziando come siano i bambini ad essere maggiormente colpiti dalla crescita dei conflitti e delle disuguaglianze. In seguito il Presidente della Repubblica ha richiamato l’attenzione sulla situazione interna: “Nel nostro Paese ci sono ancora situazioni di abbandono e marginalità che non possiamo permettere si verifichino nel silenzio e nell’indifferenza”. Ha poi evidenziato il disagio di molti ragazzi: “Numerosi giovani nascondono la propria fragilità dietro la rabbia, il silenzio o lo schermo di un computer, in un contesto che li osserva senza comprenderli veramente”. Da qui l’appello a un cambiamento effettivo: “È fondamentale un impegno concreto, quotidiano e condiviso per restituire ai giovani fiducia, protezione e opportunità di crescita, attuando i principi costituzionali che salvaguardano l’infanzia e ne favoriscono lo sviluppo umano e sociale”. Mattarella ha concluso sottolineando la responsabilità collettiva: “La sofferenza di un bambino rappresenta la sconfitta dell’intera comunità, mentre ogni volta che un giovane cresce ascoltato, accettato e rispettato, la comunità si rinnova e riscopre, nella sua voce, la speranza per il futuro”.
“Responsabilità di tutti”

Seguendo questa stessa linea è intervenuto anche il Presidente della Camera Lorenzo Fontana richiamando il ruolo delle istituzioni: “‘La Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia’ chiama tutti a garantire ai più piccoli un ambiente sicuro e favorevole alla maturazione di talenti e sensibilità. Il pensiero vola ai bambini che vivono in Paesi martoriati dalla guerra o in contesti critici”. Il Presidente del Senato Ignazio La Russa ha dichiarato: “Rinnoviamo l’impegno nel mettere al centro i bambini, ascoltando le loro necessità e proteggendo i loro diritti. Ogni bambino che soffre costituisce una sconfitta per l’intera comunità”. La Vicepresidente del Senato Licia Ronzulli ha aggiunto: “Ogni minore, ovunque nasca, ha il diritto di essere protetto, ascoltato e accompagnato. Troppi vivono in situazioni di violenza, povertà e fragilità che richiedono interventi continui”. L’ex Ministro Vincenzo Spadafora ha richiamato i dati sulla povertà minorile: “Quasi 1,3 milioni di minori si trovano in condizioni di povertà estrema. Questa ‘Giornata’ deve spingere la politica ad adottare interventi concreti e urgenti”. Spadafora ha anche annunciato una missione in Mauritania con Terre desHommes: “Per riaffermare i diritti, è fondamentale operare direttamente sul campo”.
Violenza e privazioni

La Senatrice Daniela Ternullo ha invece sottolineato che “troppi minori sono vittime di violenza e privazioni. Le istituzioni hanno il compito di garantire protezione e opportunità. Investire nell’infanzia significa costruire una società più civile ed equa”. Il Presidente della Croce Rossa Italiana Rosario Valastro ha focalizzato l’attenzione sulle vittime dei conflitti in Medio Oriente: “Più di 20mila minori, solo a Gaza, hanno perso la vita a causa della guerra. Oltre 71mila sono a rischio di malnutrizione. Non sono solo numeri, ma vite”. Valastro ha richiamato la Convenzione Onu del 1989 “che garantisce pari diritti per tutti i bambini e impegna gli Stati a proteggere la loro vita e il loro sviluppo”.



