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Kaja Kallas alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza e vicepresidente della Commissione Europea

Europa in allarme sul piano Usa-Russia: “Dobbiamo essere inclusi”

Il nuovo piano di pace in 28 punti per porre fine alla guerra prevederebbe la rinuncia dell'Ucraina al Donbass. Attacco a Ternopil: 26 morti, anche tre bambini.
venerdì, 21 Novembre 2025
3 minuti di lettura

Le capitali europee hanno reagito con crescente inquietudine alle indiscrezioni sul nuovo piano di pace discusso tra funzionari statunitensi e russi. Il progetto, un documento in ventotto punti che circola da alcuni giorni negli ambienti diplomatici, prevedrebbe concessioni territoriali estremamente pesanti per Kiev. Secondo ricostruzioni di Telegraph e Axios, l’Ucraina dovrebbe rinunciare al Donbass conservandone soltanto la proprietà legale mentre la Russia ne assumerebbe il controllo pagando una rendita annuale. Altri elementi citati dai media includono la possibilità di dimezzare l’esercito ucraino e di riconoscere il russo come lingua di Stato. Le cancellerie europee hanno risposto con irritazione e toni netti. La ministra degli Esteri svedese Maria Malmer Stenergard ha definito una vergogna il fatto che dal 2022 l’Unione abbia importato dalla Russia più di quanto abbia finanziato Kiev. Per la ministra non esistono negoziati credibili senza un aumento immediato del sostegno a Kiev e senza l’uso dei beni russi congelati. Anche la Francia si è detta contraria a qualunque pace che assomigli a una capitolazione. Il ministro Jean Noel Barrot ha ribadito che gli ucraini non accetteranno cessioni forzate e che il solo vero ostacolo alla tregua è il Cremlino. La posizione di Bruxelles è stata sintetizzata dall’Alto rappresentante Kaja Kallas che ha chiesto che ogni progetto di pace preveda la partecipazione europea e ucraina. Per Kallas l’idea stessa di concessioni a Mosca è in contrasto con la realtà dei fatti, dato che le bombe continuano a cadere sui civili. Antonio Tajani ha insistito sulla necessità che l’Europa non resti spettatrice. L’Ucraina è una barriera di sicurezza per il continente e qualunque soluzione dovrà passare anche da Bruxelles. Tajani ha difeso inoltre l’ipotesi di utilizzare i beni russi congelati per sostenere la resistenza ucraina a condizione di individuare una base giuridica chiara. A completare il quadro si aggiungono altri elementi di instabilità. In Italia la Cassazione ha confermato la consegna alla Germania dell’ex militare ucraino Serhii Kuznetsov accusato del sabotaggio del Nord Stream. A livello militare le forze russe hanno denunciato nuovi attacchi di droni ucraini sulle regioni interne mentre Londra ha segnalato la presenza della nave spia russa Yantar vicino ai confini marittimi del Regno Unito.

La linea di Mosca

A Mosca il Cremlino ha negato di aver ricevuto una proposta ufficiale da Washington mentre il portavoce Dmitry Peskov ha ammesso l’esistenza di contatti informali. La portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova ha però precisato che nessun documento è arrivato attraverso i canali diplomatici. Nel frattempo i servizi russi hanno sostenuto di aver sventato un tentativo ucraino di avvelenare un alto funzionario della Difesa e di aver abbattuto sessantacinque droni lanciati da Kiev su varie regioni della Federazione.

La posizione americana

Gli Stati Uniti hanno preso atto delle reazioni europee. Il segretario di Stato Marco Rubio ha scritto che porre fine alla guerra richiede uno scambio di idee realistiche e la disponibilità di entrambe le parti ad accettare concessioni difficili. NBC ha intanto rivelato che Donald Trump avrebbe approvato nei giorni scorsi la versione attuale del documento redatta dal suo inviato Witkoff insieme al russo Kirill Dmitriev e con il contributo del vicepresidente JD Vance e di Jared Kushner.

Kiev resta prudente

A Kiev le indiscrezioni sul piano sono state accolte con prudenza. Volodymyr Zelensky ha evitato ogni riferimento diretto al progetto ma ha ribadito che solo la leadership americana avrebbe la forza per imporre una pace giusta. Il presidente ucraino ha ringraziato Washington e Ankara per le recenti iniziative diplomatiche sottolineando che l’Ucraina è pronta a collaborare con tutti i partner in formati che garantiscano sicurezza e una pace duratura. Fonti di Axios hanno però riferito che Zelensky avrebbe rifiutato un incontro con l’inviato speciale Steve Witkoff ad Ankara proprio per evitare una discussione sul piano statunitense.

Ternopil conta nuove vittime

Sul terreno la guerra continua a un ritmo altissimo. Nella notte la Russia ha colpito sedici località con centotrentasei droni e numerosi missili. Secondo Kiev sarebbero oltre quattromila i bombardamenti di artiglieria nelle ultime ventiquattro ore. Il bilancio dell’attacco su Ternopil è intanto salito a ventisei vittime tra cui tre bambini. I soccorritori hanno lavorato fino al mattino alla ricerca di altre persone sepolte. Zelensky ha riferito che ventidue cittadini risultano ancora dispersi. In questo quadro, la premier ucraina Yulia Svyrydenko ha accompagnato il segretario dell’esercito Usa Daniel Driscoll in una visita alle zone colpite. Per Svyrydenko la pressione economica sulla Russia sta funzionando ed è necessario rafforzare ulteriormente le sanzioni.

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