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Papa Leone XIV, Robert Francis Prevost

Papa Leone XVI al cinema: “Non sfruttate il dolore, siate testimoni di speranza e verità”

sabato, 15 Novembre 2025
1 minuto di lettura

Il cinema non è soltanto intrattenimento: è uno spazio in cui si forma lo sguardo delle persone, si raccontano le fragilità del mondo e si diffonde speranza. È il messaggio che Papa Leone XVI ha rivolto oggi al mondo del cinema, incontrando registi, attori e professionisti del settore nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico. Il Pontefice ha esordito con un invito chiaro alle istituzioni culturali e politiche: “Non sono in pochi a dire che l’arte del cinema e l’esperienza cinematografica siano in pericolo. Invito le istituzioni a non rassegnarsi e a cooperare per affermare il valore sociale e culturale di questa attività”. Un appello alla responsabilità comune, in un tempo in cui la fruizione culturale è profondamente cambiata e la sala cinematografica rischia di perdere centralità.
Secondo Papa Leone XVI, la nostra epoca “ha bisogno di testimoni di speranza, di bellezza, di verità”. Un ruolo che il cinema – quando autentico – può svolgere in modo decisivo. “Recuperare l’autenticità dell’immagine per salvaguardare e promuovere la dignità umana è nel potere del buon cinema e di chi ne è autore e protagonista”, ha detto.

“Il cinema educa lo sguardo”

Il Papa ha incoraggiato registi e sceneggiatori ad affrontare con coraggio le “ferite del mondo”: violenza, povertà, esilio, solitudine, dipendenze, guerre dimenticate. “Il grande cinema non sfrutta il dolore: lo accompagna, lo indaga. Questo hanno fatto tutti i grandi registi. Dare voce ai sentimenti complessi, contraddittori, talvolta oscuri che abitano il cuore umano è un atto d’amore”. Il Pontefice ha ricordato che l’arte non deve voltarsi dall’altra parte di fronte al mistero della fragilità: “Deve ascoltarlo, saper sostare davanti ad esso”. Il cinema, nelle sue espressioni più autentiche, possiede secondo il Santo Padre “la possibilità di educare lo sguardo”, senza diventare didascalico né moralistico.
In un passaggio dedicato ai meccanismi creativi, Papa Leone XVI ha evidenziato l’importanza della collaborazione: “In un’epoca di personalismi esasperati e contrapposti, ci mostrate come per fare un buon film sia necessario impegnare i propri talenti, ma ciascuno può far brillare il suo particolare carisma grazie ai doni e alle qualità di chi lavora accanto, in un clima collaborativo e fraterno”.

“Non perdete la capacità di stupire”

Il cinema, ha aggiunto, deve rimanere “un luogo d’incontro, una casa per chi cerca senso, un linguaggio di pace”. Il discorso si è chiuso con un auspicio: che il cinema continui a mostrare “anche un solo frammento del mistero di Dio”. E che non perda mai la sua capacità di stupire: “Che il vostro cinema resti sempre un luogo d’incontro… che non perda mai la capacità di stupire”.

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