Segnali di ripresa per la produzione industriale italiana. Secondo i dati diffusi dall’Istat, a settembre 2025 l’indice destagionalizzato aumenta del 2,8% rispetto ad agosto, recuperando la contrazione del mese precedente. Ma nella media del terzo trimestre, il livello produttivo registra una lieve flessione dello 0,5% rispetto ai tre mesi precedenti. L’incremento mensile è diffuso in tutti i comparti. A guidare la crescita è l’energia (+5,4%), seguita dai beni strumentali (+1,4%), dai beni intermedi (+1,3%) e dai beni di consumo (+1,0%). Su base annua, l’indice corretto per gli effetti di calendario mostra un aumento dell’1,5% (22 giorni lavorativi contro i 21 di settembre 2024).
L’andamento positivo riguarda tutti i raggruppamenti principali: crescono i beni di consumo (+2,3%), i beni intermedi (+1,3%), i beni strumentali (+0,9%) e, seppure in misura minore, l’energia (+0,6%).
Bene l’elettronica
Tra i settori che registrano i maggiori incrementi tendenziali spiccano la fabbricazione di computer e prodotti di elettronica (+12,3%), le industrie alimentari, bevande e tabacco (+9,2%) e la produzione di farmaci (+3,8%). In calo invece le industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-4,4%), il legno, carta e stampa (-4,1%) e la chimica (-4,0%). Il miglioramento di settembre, sottolinea l’Istat nel suo commento, consente di recuperare completamente la caduta di agosto, con un incremento mensile che interessa tutti i principali comparti produttivi. Rimane però negativa la tendenza complessiva nel trimestre luglio-settembre, segno di una ripresa ancora fragile.



