SHANGHAI (CINA) (ITALPRESS/XINHUA) – Per Massimo Albizzati, cofondatore del marchio italiano di gioielleria artigianale Manzoni Gioielli, la prima partecipazione alla China International Import Expo (CIIE), che si è tenuta nella metropoli cinese di Shanghai, si è rivelata incoraggiante.
“Questa è la nostra prima volta alla CIIE ed è stata davvero impressionante”, ha dichiarato Albizzati, che è anche un orafo con oltre 40 anni di esperienza nel settore della gioielleria italiana di fascia alta, in un’intervista rilasciata a Xinhua durante l’esposizione.
All’ottava edizione della CIIE, conclusasi lunedì, Manzoni Gioielli ha presentato collezioni che integrano le tecniche artigianali della gioielleria italiana, tra cui incisione, filigrana e traforo.
Ad esempio, la tecnica del traforo a nido d’ape, simbolo dell’arte orafa italiana, può richiedere ore di lavoro meticoloso per bilanciare la precisione geometrica del motivo dell’alveare con la sensibilità del tocco umano, ha spiegato Maria Serena Colombo, incisora di Manzoni Gioielli.
Colombo ha aggiunto che queste collezioni hanno attirato molti visitatori e potenziali partner commerciali all’esposizione, i quali hanno espresso il loro interesse sia verso i prodotti fatti a mano e sia alle storie dietro di loro.
“In un’epoca dominata dalla produzione di massa, abbiamo scelto la strada più difficile ma anche la più autentica – creare a mano, senza compromessi”, ha affermato Albizzati. “I gioielli artigianali trasmettono emozioni e carattere che le macchine non possono riprodurre”.
Come designer e direttore creativo di Manzoni Gioielli, Albizzati ha raccontato che spesso disegna delle idee tratte da forme naturali – una foglia, una tenda, un riflesso di luce. “A volte l’ispirazione arriva da una pietra. Guardandola, capisco immediatamente che tipo di anello o gioiello potrebbe diventare”, ha spiegato. “L’unicità è ciò che ci distingue dai grandi marchi”.
Partecipare all’evento di sei giorni, la più grande esposizione al mondo dedicata all’importazione, ha offerto all’azienda una rara occasione per presentare faccia a faccia ai consumatori cinesi le tecniche e la creatività della gioielleria italiana, ha aggiunto.
“La CIIE consente a marchi piccoli e indipendenti come il nostro di entrare in contatto diretto con distributori e clienti cinesi”, ha osservato Albizzati, enfatizzando il ruolo dell’esposizione nell’aiutare le imprese a comprendere le preferenze locali e ad adattarsi di conseguenza.
Albizzati ha inoltre sottolineato la volontà dell’azienda di approfondire la cooperazione con partner cinesi ed esplorare ulteriori opportunità di collaborazione culturale e creativa.
“Abbiamo riscontrato un grande interesse del pubblico per i nostri gioielli”, ha concluso. “Torneremo alla CIIE del prossimo anno ancora più forti – con più prodotti e nuove collezioni”.
– Foto Xinhua –
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