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Papa Leone XIV

Leone XIV: “Occorrono aiuti immediati alla popolazione di Gaza, la pace passa dal dialogo e da due popoli liberi”

In Vaticano il Papa ha ricevuto il presidente palestinese Abu Mazen
venerdì, 7 Novembre 2025
2 minuti di lettura

Si è svolta ieri mattina in Vaticano l’udienza tra Papa Leone XIV e il presidente palestinese Mahmoud Abbas, conosciuto come Abu Mazen. L’incontro, durato circa un’ora, è stato definito “cordiale” dalla Santa Sede e si è concentrato sulla situazione umanitaria nella Striscia di Gaza e sulla necessità di riaprire la strada diplomatica verso la cosiddetta “soluzione dei due Stati”.

Un incontro ad alta sicurezza

L’arrivo di Abu Mazen in Vaticano ha comportato misure di sicurezza straordinarie: via della Conciliazione e gli accessi principali alla Città del Vaticano sono rimasti chiusi per l’intera mattinata. Nonostante le restrizioni, i pellegrini hanno potuto continuare il loro cammino verso la Porta Santa di San Pietro attraverso percorsi dedicati predisposti dalle autorità. Il presidente palestinese è arrivato a Roma mercoledì pomeriggio e, prima dell’udienza, ha reso omaggio alla basilica di Santa Maria Maggiore, dove riposa Papa Francesco.

Il richiamo agli aiuti per Gaza

Durante il colloquio, Leone XIV ha ribadito la priorità di portare soccorso immediato alla popolazione civile di Gaza, duramente colpita dai bombardamenti e dalle carenze di beni essenziali. «Occorre garantire assistenza umanitaria a chi soffre e proteggere i civili da ulteriori violenze», ha dichiarato. Da parte palestinese è arrivato un ringraziamento per l’attenzione costante del Pontefice alle conseguenze umanitarie del conflitto e per l’impegno della Santa Sede a favore di una tregua stabile.

La via dei due Stati

Tra i temi centrali dell’udienza, il Papa ha richiamato la comunità internazionale alla “soluzione dei due Stati”, cioè la prospettiva di due entità indipendenti, Israele e Palestina, che convivano pacificamente entro confini riconosciuti. «È necessario che due popoli liberi possano vivere in sicurezza e rispetto reciproco», ha sottolineato Leone XIV. Si tratta di una posizione che il Vaticano sostiene da anni, coerente con la sua politica di equilibrio e di dialogo tra le parti.

Diplomazia e simboli

L’incontro con Abu Mazen cade a dieci anni dalla firma dell’accordo bilaterale tra la Santa Sede e lo Stato di Palestina, che ha dato avvio a relazioni diplomatiche ufficiali. Il rinnovo del dialogo conferma la volontà del Papa di mantenere un canale aperto con la leadership palestinese, in un momento in cui la regione vive una nuova escalation di tensione. L’udienza non ha avuto carattere politico in senso stretto, ma il suo valore simbolico è stato immediatamente riconosciuto dagli osservatori internazionali.

Roma al centro dei colloqui

La visita del presidente palestinese prosegue oggi con un incontro ufficiale con la premier Giorgia Meloni a Palazzo Chigi. Al centro dei colloqui sono attesi i temi della cooperazione bilaterale, dell’assistenza umanitaria e delle relazioni tra Italia e Autorità Nazionale Palestinese. Fonti diplomatiche italiane hanno fatto sapere che Roma intende sostenere le iniziative per la ricostruzione civile nei territori colpiti e incoraggiare i negoziati di pace.

Un appello alla comunità internazionale

Da mesi Papa Leone XIV segue con attenzione la crisi in Medio Oriente, chiedendo ai governi di evitare una spirale di vendette e rappresaglie. In più occasioni, anche durante le udienze generali, ha esortato i fedeli a pregare per la pace “non come idea astratta ma come responsabilità quotidiana”. L’incontro con Abu Mazen conferma questa linea: la diplomazia vaticana non si limita alle parole, ma cerca di creare spazi di dialogo e mediazione laddove le trattative ufficiali sembrano bloccate.

L’attesa dei fedeli

Durante la giornata, centinaia di pellegrini hanno affollato Piazza San Pietro, molti provenienti da Paesi del Medio Oriente. Le immagini diffuse dai media vaticani mostrano momenti di preghiera e di raccoglimento, con numerosi cartelli che invocavano pace e solidarietà. L’atmosfera, nonostante le misure di sicurezza, è rimasta serena.

Un messaggio di speranza

Al termine dell’udienza, Leone XIV ha rivolto un breve messaggio in cui ha invitato “tutti gli uomini di buona volontà a non cedere al cinismo e all’indifferenza”. «Ogni guerra – ha detto – è una sconfitta dell’umanità. La pace non si impone con la forza, ma si costruisce con la pazienza».

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