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Raid ucraino sul terminal petrolifero di Tuapse, sei morti nei bombardamenti russi

domenica, 2 Novembre 2025
1 minuto di lettura

La guerra torna a colpire il cuore delle infrastrutture energetiche: nella notte le forze ucraine hanno attaccato con droni il grande terminal petrolifero russo di Tuapse, sul Mar Nero, provocando incendi e danni a una petroliera ormeggiata al molo. Secondo le autorità della regione di Krasnodar, frammenti dei droni hanno colpito la sovrastruttura del ponte della nave, causando un vasto rogo. Non si registrano vittime, ma le fiamme hanno coinvolto diversi punti del porto e due imbarcazioni civili straniere. Il terminal, gestito dalla compagnia statale Rosneft, è tra i principali snodi per l’export di prodotti petroliferi russi, con oltre sette milioni di tonnellate di carichi movimentati nei primi nove mesi dell’anno.
In parallelo, Kiev ha rivendicato un attacco a un complesso energetico nella regione occupata di Lugansk, dove secondo le autorità filorusse sarebbero state colpite quattro sottostazioni elettriche, causando interruzioni diffuse. Il ministero della Difesa di Mosca afferma di aver intercettato 164 droni ucraini, di cui 39 sopra il Mar Nero e 32 nello stesso territorio di Krasnodar.
Sul fronte interno, la Russia ha risposto con nuovi raid sulle regioni ucraine di Dnipropetrovsk e Odessa: sei le vittime, tra cui due bambini. Secondo l’Ufficio del procuratore generale ucraino, l’ondata di missili e droni ha anche lasciato senza elettricità quasi 60 mila famiglie nella regione di Zaporizhzhia. “Vogliono colpire soprattutto i civili” ha denunciato il presidente Volodymyr Zelensky.
Intanto il ministero della Difesa ucraino ha comunicato che nel solo mese di ottobre l’esercito russo avrebbe perso oltre 31 mila uomini, equivalenti a tre divisioni, oltre a 93 carri armati, 230 veicoli corazzati e più di 800 sistemi di artiglieria.
A est, nella regione di Donetsk, Kiev afferma di stare respingendo un tentativo di infiltrazione russa a Pokrovsk. Il comandante in capo Oleksandr Syrsky ha spiegato che “non c’è accerchiamento” e che l’operazione è condotta da unità speciali e operatori di droni. Mosca sostiene invece di aver ucciso undici soldati ucraini sbarcati con un elicottero, ma l’informazione non trova conferme indipendenti.
Nelle stesse ore, il Cremlino ha dichiarato che un incontro tra Vladimir Putin e Donald Trump, pur possibile, “per ora non è necessario”. Secondo il portavoce Dmitry Peskov, l’attenzione resta concentrata sul “lento lavoro diplomatico” per un eventuale negoziato sull’Ucraina.
Fuori dal fronte, cresce la tensione anche in Belgio, dove per due notti consecutive droni non identificati sono stati avvistati sopra la base militare di Kleine-Brogel, che ospita testate nucleari statunitensi. Il ministro della Difesa Theo Francken ha parlato di “missioni mirate” e ha annunciato l’apertura di un’inchiesta.

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