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Ucraina, nuovi attacchi russi e rischio nucleare. Kiev colpisce un oleodotto militare vicino Mosca

Commando ucraino a Pokrovsk, 11 morti. Allerta droni all'aeroporto Berlino, voli sospesi per 2 ore. Cnn, ok Pentagono a Tomahawk per Kiev
domenica, 2 Novembre 2025
3 minuti di lettura

Secondo un’analisi dell’Afp, ottobre è stato il mese con il numero più alto di attacchi missilistici russi dall’inizio del duemilaventitre, con 270 missili lanciati contro l’Ucraina, il 46 per cento in più rispetto a settembre. Mentre sul fronte diplomatico gli Stati Uniti danno l’ok alla fornitura di missili Tomahawk a Kiev, in Germania l’aeroporto di Berlino è rimasto chiuso per due ore ieri sera dopo l’avvistamento di droni non identificati, un episodio simile a quello verificatosi di recente a Monaco.

Il conflitto sembra ormai entrato in una nuova fase: la Russia punta a logorare l’Ucraina distruggendone le infrastrutture vitali, mentre Kiev risponde estendendo la guerra al cuore economico del nemico. Ieri una nuova ondata di missili e droni russi ha colpito dieci regioni ucraine, provocando blackout diffusi e gravi danni alle infrastrutture energetiche. Secondo il presidente Volodymyr Zelensky, l’obiettivo di Mosca è “distruggere completamente il sistema energetico ucraino” in vista dell’inverno.

L’Agenzia internazionale per l’energia atomica ha confermato che uno dei bombardamenti ha danneggiato una sottostazione “critica per la sicurezza nucleare”. Il direttore Rafael Grossi ha avvertito che “gli attacchi alla rete elettrica rappresentano un pericolo costante per tutti gli impianti ucraini”, ricordando la precarietà della centrale di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa. Secondo le autorità ucraine, i raid hanno causato almeno tre morti e oltre venti feriti, tra cui una bambina di sette anni. Due vittime sono state segnalate a Zaporizhzhia e altre tre a Slovyansk, nella regione di Donetsk. Nella regione di Kherson, dove i russi hanno colpito ventiquattro località in pochi giorni, si contano due morti e ventidue feriti. Colpite anche chiese e condutture del gas.

Pokrovsk sotto assedio

La città di Pokrovsk, nel Donetsk, è tornata al centro dei combattimenti. Secondo Mosca, un commando ucraino di undici uomini sarebbe stato individuato e ucciso mentre tentava un’incursione alle spalle delle linee russe. Kiev parla invece di una controffensiva delle proprie forze speciali per rompere l’assedio e liberare aree strategiche. L’emittente pubblica Suspilne ha riferito che il capo dell’intelligence militare, Kyrylo Budanov, si trova personalmente sul campo per supervisionare le operazioni. Mosca sostiene di avere circondato diversi battaglioni ucraini e di avanzare verso la stazione ferroviaria della città, dove avrebbe schierato circa 170 mila soldati. Zelensky ammette che la situazione resta “molto difficile”, ma nega che i suoi reparti siano accerchiati.

Distrutto un oleodotto strategico russo

L’intelligence militare ucraina ha annunciato di aver colpito un oleodotto militare nella regione di Mosca, un’infrastruttura chiave per il rifornimento dell’esercito russo. Si tratta del sistema Koltsevoy, lungo circa 400 chilometri, che trasportava milioni di tonnellate di carburante per aerei, gasolio e benzina dalle raffinerie di Ryazan, Nizhny Novgorod e Mosca. Secondo Kiev, tutte e tre le linee di rifornimento sono state distrutte simultaneamente in un’operazione notturna. “È stato un duro colpo alla logistica militare russa, con effetti più incisivi delle sanzioni”, ha dichiarato Budanov. Mosca non ha confermato l’attacco, ma fonti locali hanno segnalato esplosioni nella zona di Ramensky, a sud-est della capitale. Il sindaco di Mosca, Sergei Sobyanin, ha annunciato che un nuovo drone diretto verso Mosca è stato abbattuto dai sistemi di difesa. Il ministero della Difesa russo ha definito l’offensiva contro l’Ucraina “un massiccio attacco” mirato a obiettivi militari e infrastrutture energetiche. Mosca rivendica anche la conquista di due nuovi villaggi, uno nella regione di Zaporizhzhia e uno in quella di Kharkiv. Le forze russe affermano di aver abbattuto 170 droni ucraini, sei dei quali diretti verso la capitale. Fonti russe sostengono inoltre che a Pokrovsk alcuni soldati ucraini avrebbero cominciato ad arrendersi. L’agenzia Ria Novosti ha diffuso le parole di un militare catturato, secondo cui “i comandanti avevano abbandonato la posizione” e “resistere non aveva più senso”.

L’inverno in arrivo

In questo quadro, parlando nel consueto messaggio serale, il presidente Zelensky ha definito “un inverno di resistenza” la stagione alle porte. “La Russia sta cercando di piegare la nostra volontà colpendo l’energia e la popolazione civile, ma non riuscirà a spegnerci”, ha detto.
Ha inoltre stimato in “almeno cinquanta miliardi di dollari l’anno” le perdite economiche di Mosca dovute alle sanzioni. Intanto la compagnia Lukoil, colpita dalle nuove misure annunciate dal presidente americano Donald Trump, ha confermato la cessione dei propri asset esteri al gruppo svizzero Gunvor, in attesa dell’autorizzazione del Tesoro statunitense.

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