Un anziano su cinque è caduto almeno una volta nell’ultimo anno. Nel 18% dei casi la caduta ha provocato una frattura, e nel 16% è stato necessario un ricovero ospedaliero. È quanto emerge dai dati della sorveglianza Passi d’Argento relativi al biennio 2023-2024, che delineano un quadro preoccupante sulla sicurezza domestica degli over 65 italiani. Nonostante la casa sia il luogo in cui si verifica oltre la metà degli incidenti (54%), uno su tre non utilizza presidi anticaduta come tappetini, maniglioni o seggiolini per la doccia.
Le cadute sono più frequenti con l’avanzare dell’età: ne riferisce il 15% dei 65-74enni, ma la percentuale sale al 31% tra gli ultra85enni. Le donne risultano più esposte (24% contro il 15% degli uomini), così come le persone che vivono in condizioni economiche difficili (29% contro il 18% di chi non ne ha).
Tra fragilità fisica e psicologica
Oltre un terzo degli anziani (34%) dichiara di avere paura di cadere — una percentuale che raddoppia tra chi ha già vissuto l’esperienza. Il timore cresce con l’età (53% degli ultra85enni) e risulta più elevato tra le donne, tra chi ha basso livello di istruzione o vive da solo. Secondo le responsabili della sorveglianza, “le cadute ripetute non solo aumentano il rischio di fratture multiple, ma possono innescare un circolo vizioso che riduce mobilità e autonomia, fino a compromettere la qualità della vita”.
Tra chi è caduto negli ultimi 12 mesi, infatti, il 17% mostra sintomi depressivi, contro il 7% del campione totale.
La casa non è percepita come un luogo a rischio
Nonostante i dati, solo il 29% degli anziani considera la casa un luogo pericoloso. La percezione del rischio cresce tra gli ultra85enni (41%) e tra chi vive in condizioni di disagio economico (46%), ma resta ancora troppo bassa rispetto all’incidenza reale degli incidenti. Il 62% degli ultra65enni dichiara di utilizzare un tappetino antiscivolo, ma solo il 22% dispone di maniglioni e il 17% di un seggiolino nella vasca o nella doccia. In totale, il 33% non usa alcun presidio. L’adozione di misure di sicurezza aumenta con l’età e tra le donne, ma resta insufficiente.
Ancora più limitata l’attenzione del mondo sanitario: appena l’11% degli anziani riferisce di aver ricevuto consigli da un medico o operatore sanitario su come prevenire le cadute.
Tornano ai livelli pre-pandemici
L’analisi temporale evidenzia che, dopo una lieve riduzione nel periodo 2020-2021, le cadute sono tornate ai livelli precedenti alla pandemia. Nel 2024, la prevalenza di incidenti domestici è analoga a quella del 2016. Anche tra gli adulti (18-69 anni) il 3% ha avuto un infortunio domestico tale da richiedere cure mediche. Le percentuali più alte si registrano tra donne e persone in difficoltà economiche, con leggere variazioni geografiche: alcune regioni del Nord mostrano tassi superiori alla media nazionale.
 
				
 
             
            


 
                