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Mattarella: “L’Europa ritrovi coraggio e unità, non possiamo permetterci l’irrilevanza”

A Firenze il Capo dello Stato richiama l’Ue a un nuovo slancio politico ed economico davanti al direttivo della Bce: “L’euro simbolo di stabilità e fiducia, ma servono regole comuni e una visione condivisa per affrontare le sfide globali”
giovedì, 30 Ottobre 2025
3 minuti di lettura

“Non possiamo permetterci l’irrilevanza. L’Unione europea deve ritrovare slancio e coraggio, ha le carte in regola per restare competitiva e protagonista sulla scena globale”. Così Sergio Mattarella, intervenuto ieri a Palazzo Corsini in quel di Firenze, dove si sono svolti i lavori del Consiglio direttivo della Banca centrale europea, ospitati da Bankitalia nel capoluogo toscano. Qui il Capo dello Stato ha ricordato come “la Bce abbia assolto con successo il suo mandato, operando con indipendenza, senso di responsabilità e integrità, anche nei momenti più difficili”. Dalla crisi finanziaria del 2008 alla pandemia, fino alla guerra in Ucraina e allo shock energetico, “l’euro si è dimostrato un pilastro di stabilità e fiducia, uno dei simboli più tangibili e avanzati del processo d’integrazione europea avviato quasi 70 anni fa con i Trattati di Roma”.

“L’Europa è ancora zoppa”

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Palazzo Corsini in occasione della riunione con il Consiglio Direttivo della BCE

Il Presidente della Repubblica ha poi evocato un monito lanciato anni fa dal suo predecessore Carlo Azeglio Ciampi, che definì l’Unione “zoppa”, sottolineando la distanza tra una moneta unica e una politica economica e fiscale ancora frammentata: “La Bce è l’unica tra le grandi banche centrali a operare in un contesto dove agiscono venti diversi Stati, presto ventuno, con politiche di bilancio non armonizzate e mercati finanziari ancora confinati in ambiti nazionali”. Il Capo dello Stato ha parlato con tono accorato di una Europa che deve tornare a essere comunità di destino, superando le divisioni interne e le esitazioni: “Persistono difficoltà nel mettere a fattor comune le politiche estere, di difesa, gli investimenti in innovazione e infrastrutture. Questa carenza di azione comune indebolisce tutti, riduce la nostra capacità di rispondere ai cittadini e ci espone al rischio di una progressiva perdita di peso internazionale. Non possiamo permettercelo”.

“Riprendere lo spirito dei fondatori”

Rivolgendosi alla Presidente Christine Lagarde, Mattarella ha invitato a recuperare “il coraggio e la visione che animarono i padri dell’Europa fino all’adozione della moneta unica. È urgente accelerare e realizzare con determinazione e tempi certi gli strumenti necessari per accrescere l’integrazione politica ed economica del continente. Solo così i Paesi europei potranno tornare a crescere e a guardare al futuro con fiducia, consapevoli di essere protagonisti della vita internazionale”. Mattarella ha insistito sulle potenzialità del Vecchio Continente: “L’Europa dispone di risorse umane e materiali straordinarie, di sistemi di protezione sociale che garantiscono assistenza, sanità e diritti. È un baluardo di democrazia, libertà e stato di diritto. Abbiamo il dovere di contribuire a un ordine mondiale fondato sulla pace, la cooperazione e la dignità delle persone”.

Il Presidente ha poi richiamato le trasformazioni globali che stanno ridisegnando gli equilibri: “Trent’anni fa non avremmo immaginato l’emergere di nuove potenze, guerre, tensioni commerciali e crisi geopolitiche di tale portata. Il sistema multilaterale nato dopo la Seconda guerra mondiale va aggiornato, ma non demolito. È stato la base della stabilità internazionale e va salvaguardato, adattandolo ai tempi”.

“La Bce esempio di un’Europa che funziona”

Mattarella ha espresso “profonda stima” per il lavoro della Bce e per la leadership di Lagarde: “Avete operato con grande competenza, consolidando l’istituzione e attirando talenti da tutta Europa. Siete un esempio concreto delle potenzialità che nascono dal lavoro comune di persone di culture diverse unite da un obiettivo condiviso”. Lagarde, nel suo intervento, ha ricambiato con parole di riconoscenza: “Pochi possono eguagliare il percorso di Mattarella e la sua dedizione al bene comune. In un momento in cui la fiducia in Europa è messa alla prova, quella nei suoi confronti continua a crescere”.

Una giornata fiorentina tra economia e cultura

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, visita la Biblioteca di Storia contemporanea della Fondazione Spadolini

Nel corso della giornata il Capo dello Stato ha anche visitato, di mattina, la Fondazione Giovanni Spadolini Nuova Antologia, dove ha reso omaggio alla memoria dello statista con cui condivise gli anni in Parlamento. Il Presidente della Fondazione, Cosimo Ceccuti, ha donato a Mattarella un’edizione speciale del volume ‘Gli uomini che fecero l’Italia’. Nel pomeriggio il Capo dello Stato ha fatto tappa a Palazzo Strozzi per la grande mostra dedicata al Beato Angelico, accompagnato dai curatori Carl Brandon Strehlke e Stefano Casciu, insieme alle autorità cittadine, tra cui la Sindaca Sara Funaro e il Presidente della Regione Eugenio Giani.

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