L’uragano Melissa è stato ufficialmente classificato come la tempesta più forte del pianeta nel 2025, secondo il National Hurricane Center degli Stati Uniti. Salito alla categoria 5, il massimo sulla scala Saffir-Simpson, Melissa ha raggiunto venti fino a 260 km/h e onde alte oltre 4 metri, seminando il panico nei Caraibi e minacciando in particolare la Giamaica, dove è stata diramata l’allerta rossa. Il ciclone ha già provocato almeno quattro vittime tra Haiti e Repubblica Dominicana, mentre un adolescente risulta disperso. Le autorità giamaicane hanno ordinato la chiusura di tutti gli aeroporti, lo stop ai trasporti pubblici e l’evacuazione delle zone costiere. “Non c’è luogo che possa sfuggire all’ira di questa tempesta,” ha dichiarato il ministro dell’Interno giamaicano. Melissa si è rafforzata rapidamente nelle ultime 48 ore, passando da tempesta tropicale a uragano maggiore. La sua lentezza di movimento aumenta il rischio di inondazioni catastrofiche, con previsioni di fino a un metro di pioggia in due giorni. Sessanta turisti italiani, tra cui l’ex campione di retrorunning Giorgio Brizzi, sono rimasti bloccati sull’isola e trasferiti in strutture più sicure. Il video dell’“occhio” della tempesta, ripreso da un equipaggio militare USA, mostra un vortice perfettamente simmetrico e inquietante, raramente osservato nel bacino atlantico. Secondo i meteorologi, Melissa potrebbe superare per intensità anche Typhoon Mawar, che aveva colpito il Pacifico occidentale a maggio. Il passaggio di Melissa è previsto su Giamaica, Cuba e Bahamas entro mercoledì, con impatti devastanti attesi su infrastrutture, approvvigionamento idrico e reti elettriche. Le autorità locali e internazionali stanno mobilitando aiuti e squadre di emergenza, ma il bilancio potrebbe aggravarsi nelle prossime ore.



