È iniziata la prima missione asiatica del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, da quando è tornato alla Casa Bianca, e l’agenda parla chiaro: più affari che diplomazia. Il tour, che toccherà Malaysia, Giappone e Corea del Sud, culminerà giovedì con un atteso incontro bilaterale con il presidente cinese Xi Jinping, mentre resta aperta la possibilità di un faccia a faccia con Kim Jong-un, leader nordcoreano. “Mi piacerebbe incontrarlo, sa che stiamo andando lì,” ha dichiarato Trump prima della partenza, lasciando intendere che un vertice informale con Kim potrebbe avvenire al margine del summit APEC di Busan. L’ultimo incontro tra i due risale al 2019, ma il presidente USA ha ribadito di “andare molto d’accordo” con il leader di Pyongyang. Al centro della missione ci sono i dazi commerciali, le terre rare e la cooperazione energetica. Con Xi Jinping, Trump discuterà il rilancio dei negoziati interrotti nel 2024, in un clima ancora segnato dalla guerra commerciale. Secondo fonti diplomatiche, gli Stati Uniti puntano a ottenere concessioni sulle esportazioni tecnologiche e a limitare l’influenza cinese nei porti strategici del Pacifico. Ma le sorprese potrebbero arrivare da altri incontri: Trump vedrà anche il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva, con cui discuterà una possibile riduzione dei dazi sul comparto agricolo. In Giappone, è previsto un colloquio con la neoeletta premier Sanae Takaichi, mentre in Malaysia si parlerà di investimenti infrastrutturali e sicurezza marittima. Gli analisti sottolineano come la missione abbia un taglio marcatamente economico, con pochi spazi per la diplomazia multilaterale. “Trump vuole stringere accordi, non fare dichiarazioni,” ha commentato un funzionario sudcoreano.



