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Leone XIV e Carlo III: una preghiera uniti dopo cinquecento anni

Il raccoglimento in Cappella Sistina segna un momento senza precedenti nella storia recente delle relazioni tra Roma e Londra
venerdì, 24 Ottobre 2025
2 minuti di lettura

Si è svolta ieri nella Cappella Sistina una cerimonia destinata a entrare nella storia: per la prima volta in mezzo millennio un Pontefice e un sovrano britannico hanno pregato insieme. Papa Leone XIV ha accolto in Vaticano re Carlo III e la regina Camilla per una giornata di incontri e momenti di preghiera comune, organizzata in occasione della visita di Stato dei sovrani del Regno Unito.

L’arrivo e l’accoglienza ufficiale

La coppia reale è giunta in Vaticano nella tarda mattinata, accolta nel Cortile di San Damaso con gli onori riservati alle più alte autorità. Le bande musicali hanno eseguito gli inni nazionali dei due Stati, mentre il Papa ha atteso gli ospiti nel Palazzo Apostolico. Dopo un colloquio privato tra Leone XIV e il re, i due si sono recati nella Cappella Sistina per la funzione ecumenica.

La preghiera comune

Alle 12.20 è iniziata la celebrazione, guidata da Leone XIV insieme all’arcivescovo di York, Stephen Cottrell. Le letture si sono alternate in latino e in inglese, mentre un coro composto da voci cattoliche e anglicane ha accompagnato i momenti di raccoglimento. Il Pontefice ha aperto la preghiera ricordando che «quando la fede si fa incontro, Dio si fa presente nella pace», sottolineando il valore del dialogo tra le due Chiese.

Il significato ecumenico

La celebrazione ha voluto riaffermare l’impegno comune per la fraternità cristiana e per la tutela del creato, temi cari a entrambi i protagonisti. «Non è la somiglianza a unirci, ma la ricerca della stessa luce», ha detto Leone XIV durante l’omelia. Re Carlo III, capo della Chiesa d’Inghilterra, ha definito l’incontro «un dono per la nostra epoca» e ha ringraziato il Pontefice per «l’accoglienza e la testimonianza di unità spirituale».

Gli scambi di onorificenze

Nel pomeriggio si è svolta la cerimonia di conferimento dei titoli onorifici: Leone XIV ha nominato re Carlo III “Royal Confrater” dell’Abbazia di San Paolo fuori le Mura, mentre il sovrano ha designato il Papa “Papal Confrater” della Cappella di San Giorgio a Windsor. Contestualmente sono stati scambiati i massimi riconoscimenti cavallereschi: al Pontefice è stata conferita la Gran Croce dell’Order of the Bath, e al sovrano l’Ordine di Pio IX con Collare; la regina Camilla ha ricevuto il titolo di Dama di Gran Croce.

Un messaggio di pace e responsabilità

Durante la cerimonia, Leone XIV ha ricordato che «la pace non si eredita, si costruisce ogni giorno con umiltà e con fede». Parole che Carlo III ha voluto rilanciare nel suo intervento, sottolineando come «le sfide globali richiedano non soltanto cooperazione politica, ma una profonda alleanza spirituale».

L’impegno per il creato

Il sovrano britannico, da sempre sensibile alle questioni ambientali, ha partecipato in serata a un incontro nella Sala Regia con rappresentanti di organizzazioni impegnate nella tutela della natura. L’iniziativa, promossa dal Vaticano, rientra nel programma del Giubileo della Speranza e nei progetti della Corona per la protezione del pianeta.

Un gesto che unisce

La giornata si è conclusa con la visita alla Basilica di San Paolo fuori le Mura, dove re Carlo III ha deposto un omaggio floreale sull’altare principale. Un gesto che, nelle parole del cardinale decano, «ricorda come la fede possa superare ogni distanza».

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