Dalle crisi internazionali alle questioni economiche, dal clima alla politica interna: Giorgia Meloni si è presentata ieri a Senato e Camera per le comunicazioni in vista del Consiglio europeo di oggi e domani, tracciando una linea netta su tutti i principali dossier. Facendolo a modo suo con un intervento con cui ha rivendicato, anche con un certo orgoglio, il protagonismo dell’Italia sulla scena internazionale e risposto duramente alle accuse delle opposizioni.
“Ucraina, sostegno immutato”
Il Premier ha ribadito l’“immutato sostegno” di Roma a Kiev, ma allo stesso tempo escludendo con chiarezza qualsiasi coinvolgimento militare diretto: “L’Italia non prevede l’invio di propri soldati in territorio ucraino. La popolazione civile resiste eroicamente da quasi quattro anni a un conflitto su larga scala. Non possiamo accettare l’ambiguità di chi parla di negoziati e poi bombarda obiettivi civili”. Il Primo Ministro ha poi confermato il sostegno dell’Italia al 19esimo pacchetto di sanzioni europee contro Mosca, ricordando che le misure “non sono rivolte al popolo russo, ma a un regime che trasforma la ricchezza nazionale in armi e distruzione”. “Quando Putin colpisce con i droni”, ha aggiunto, “non è solo l’Europa a essere sotto attacco, ma tutto l’Occidente. E io, senza esitazione, sto con l’Occidente”.
“Pace possibile solo senza Hamas”
Sul fronte mediorientale Meloni ha definito “positivo e concreto” il piano di pace proposto da Donald Trump, che ha ringraziato per “l’energia straordinaria dedicata a questo risultato. Dopo molto tempo esiste una prospettiva credibile di pace giusta e duratura”.Condizione indispensabile, ha precisato, è che Hamas “venga disarmata e accetti di non avere alcun ruolo nel futuro Stato palestinese”. Solo allora l’Italia sarà pronta al riconoscimento della Palestina.
Meloni ha rivendicato il contributo umanitario italiano a Gaza (“unico tra le Nazioni occidentali”) e la disponibilità a co-organizzare la Conferenza sulla ricostruzione della Striscia. L’Italia, ha aggiunto, “è pronta a fare la sua parte nel ‘giorno dopo’, partecipando al Board of Peace e al ripristino delle infrastrutture sanitarie”. Ha poi condannato la violenza dei coloni israeliani in Cisgiordania e la politica degli insediamenti: “Siamo pronti a sostenere misure restrittive europee contro chi alimenta la tensione”.
“Italia in Serie A”
Meloni nel corso dei suoi interventi ha rivendicato i risultati economici del governo: “I riconoscimenti internazionali riportano l’Italia in Serie A, dove deve stare, e dimostrano la correttezza delle nostre scelte di bilancio”. Sul fronte della difesa, ha ricordato l’adesione italiana al programma Safe per 14,9 miliardi di euro destinati a investimenti nel settore: “Possiamo rafforzare la difesa senza sottrarre un euro a sanità o politiche sociali”.
Poi la proposta alla Ue: “Il rafforzamento della difesa richiede soluzioni finanziarie più ambiziose. Chiediamo di rendere permanente la flessibilità del Patto di stabilità e crescita per gli investimenti militari e strategici”.
“Basta ideologia verde”
Ampio spazio è stato dedicato anche alla Legge europea sul clima, su cui Meloni ha preso le distanze da Bruxelles: “L’Italia non potrà sostenere la revisione della norma se non sarà accompagnata da un vero cambio di approccio. Serve pragmatismo, non ideologia”.
Il Premier ha chiesto “condizioni abilitanti” per conciliare obiettivi ambientali e competitività industriale, ribadendo il principio di “neutralità tecnologica. Non può esistere solo l’elettrificazione del trasporto: dobbiamo restare aperti ai biocarburanti e ad altre soluzioni sostenibili anche dopo il 2035”.
Immigrazione e piano casa
Meloni ha rivendicato come “un successo” la diffusione dell’approccio italiano in Europa sulla gestione dei flussi migratori: “Oggi la fermezza contro i trafficanti e la cooperazione con i Paesi di origine e transito sono diventate linee condivise anche a Bruxelles”. In Consiglio europeo, su proposta italiana, si discuterà anche di politiche abitative: “Stiamo lavorando a un piano casa per giovani coppie, con prezzi calmierati. Un passo decisivo anche per la natalità e l’equità sociale”.
“Gravi le parole di Schlein”
Nel confronto con le opposizioni Meloni ha alzato i toni contro la Segretaria del Pd Elly Schlein, accusata di “gettare ombre sull’Italia” dopo le sue dichiarazioni all’estero sulla democrazia nel Paese. “Dire che in Italia sono a rischio libertà e democrazia è gravissimo. Non danneggia il governo, ma l’immagine della Nazione”, ha affermato.ha poi replicato al leader M5S Giuseppe Conte, che aveva definito la legge di bilancio “una manovra senza visione”: “Le nostre risorse sono state investite in modo serio su famiglia, natalità, salari e sanità. Le spese militari restano inferiori a quelle dei governi Conte”.
Opposizioni all’attacco
Le reazioni non si sono fatte attendere. La Senatrice pentastellata Alessandra Maiorino ha ironizzato sul sostegno del Premier a Trump, definendolo “cheerleader del nuovo re d’America”.
Dal Pd, il Capogruppo Francesco Boccia ha accusato Meloni di “inchinarsi a Trump” e di “abbandonare la vocazione europea dell’Italia per inseguire un uomo forte d’Oltreoceano”.