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La Commissione Europea presenta l’Agenda 2030 per la Difesa

giovedì, 16 Ottobre 2025
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BRUXELLES (BELGIO) – L’Europa si dà una scadenza per diventare una potenza difensiva: la Commissione europea ha lanciato la sua Roadmap per la difesa e la salvaguardia della pace, un piano ambizioso con obiettivi chiari da centrare entro il 2030. “Le recenti minacce hanno dimostrato che l’Europa è a rischio. Dobbiamo proteggere ogni cittadino e ogni centimetro quadrato del nostro territorio”, ha avvertito la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen. La risposta, ha aggiunto, non può che basarsi su “unità, solidarietà e determinazione”.

Un’allerta chiara arriva dal confronto con la Russia, che si prevede destinerà al settore militare il 7% del suo Pil già nel 2025. Per colmare il divario accumulato in anni di scarsi investimenti, Bruxelles punta tutto sulle “coalizioni di capacità”: gruppi di Stati membri che uniranno forze e competenze in progetti congiunti, senza però intaccare la sovranità nazionale in materia di difesa.

Il cronoprogramma è serrato. Già nel primo trimestre del 2026 saranno definiti i capifila e i piani di attuazione. L’obiettivo è raggiungere almeno il 40% di appalti congiunti entro la fine del 2027, con contratti garantiti entro il 2028. La tabella di marcia sarà esaminata dal Consiglio europeo il prossimo 23 ottobre.

Il piano non si sovrappone alla Nato, a cui resta la gestione delle operazioni militari, ma punta a potenziare l’industria europea della difesa. Sono nove i settori strategici identificati: dalla difesa aerea e missilistica ai droni e ai sistemi anti-droni, dall’artiglieria avanzata di lungo raggio alla produzione di munizioni, fino all’intelligenza artificiale, ai sistemi informativi, alle capacità di combattimento terrestri, marittime e aeree, e a una logistica militare più efficiente.

A coordinare questo sforzo collettivo sarà l’Agenzia Europea per la Difesa, che dovrà allineare le carenze operative con le priorità di sviluppo industriale.

Per una prima accelerazione, la Commissione lancia quattro iniziative prioritarie: un sistema di difesa contro i droni, un osservatorio per rafforzare il fianco orientale, uno scudo aereo integrato e uno scudo spaziale per proteggere i satelliti. Le prime due, considerate urgenti, saranno approvate entro fine 2025, operative nel 2026 e a pieno regime rispettivamente nel 2027 e 2028. Lo scudo aereo e quello spaziale saranno attivati entro la metà del 2026, in piena interoperabilità con i sistemi Nato.

I primi finanziamenti arriveranno attraverso il programma Safe e i bandi del Programma Europeo per l’Industria della Difesa, dando un impulso concreto a un’ambizione storica: un’Europa più forte e sicura.

– Foto IPA Agency –.

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