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Italia-Israele 3-0, gli azzurri si assicurano i play-off

mercoledì, 15 Ottobre 2025
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UDINE – Un’Italia che segna, vince e fa un passo deciso verso i Mondiali americani. Ma è anche una squadra che, nonostante il punteggio netto, mostra di non avere ancora la solidità che Gennaro Gattuso sogna. Un 3-0 contro Israele, davanti a 9.965 spettatori al Friuli, blindato per le proteste pro-Palestina che si sono sentite anche sugli spalti con i fischi all’inno degli ospiti.

La doppietta di Mateo Retegui e il primo gol in azzurro di Gianluca Mancini regalano sicurezza aritmetica: il secondo posto, quello che vale i playoff, è lì. Ma i 90 minuti raccontano anche qualche fragilità. È la quarta vittoria consecutiva da CT per Gattuso, la più importante finora, anche se la vetta del girone I sembra irraggiungibile, saldamente in mano a una Norvegia volata a 18 punti e +26 di differenza reti. L’Italia, a -15, sa bene che lo scontro diretto di novembre a San Siro difficilmente stravolgerà le gerarchie.

Il CT, intanto, può godersi i pregi dei suoi: la manovra, la riaggressione e una produzione offensiva impressionante (16 gol in 4 partite). Ma non tutto è olio. La distanza tra i reparti a volte vacilla, e al 28′ serve un super Donnarumma per dire “no” a Solomon dopo una pericolosa ripartenza israeliana. La pressione azzurra non è sfilacciata come nel folle 4-5 di Debrecen, ma le occasioni concesse agli ospiti non sono poche. E il pubblico se ne accorge.

La partita, iniziata con un minuto di silenzio per i tre carabinieri vittime dell’esplosione a Castel d’Azzano, si chiude con applausi che sanno anche di sollievo. Gattuso, senza Bastoni (squalificato), non esita a schierare una retroguardia a tre, affidando a Mancini il compito di marcare i dribblomani avversari. In attacco, spazio per Raspadori e Retegui, con Kean fuori per infortunio.

Proprio l’ex Atalanta sblocca il risultato nel recupero del primo tempo: si guadagna e trasforma il rigore che cancella il precedente errore con l’Estonia. È il decimo gol in azzurro per il bomber dell’Al-Qadisiyya. Nella ripresa, al suo fianco, entra Pio Esposito, mentre Raspadori lascia il campo a testa bassa.

Al 59′, è ancora Donnarumma a salvare l’Italia, con un intervento d’istinto su un diagonale di Gloukh. Il portiere merita la copertina, ma è Retegui a rubarla: al 74′ scippa palla a Toriel, si coordina e stende un tiro che si infila all’incrocio. Pura classe.

Nel finale, con gli spazi che si aprono, Pio Esposito spreca un gol fatto su assist dello stesso Retegui. Ci pensa allora Mancini, nel recupero, a firmare il tris di testa. È festa, ed è festa anche per gli esordienti Piccoli e Cambiaghi. Forze fresche in più per un’Italia che a novembre affronterà Moldavia e Norvegia, con un altro pezzo di qualificazione in ballo.

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