Ascolta il podcast
MILANO – Una tragedia nella notte ha spezzato una famiglia e sconvolto la comunità di Cornaredo, nel Milanese. Un feroce incendio ha divorato un palazzo di sei piani, lasciando dietro di sé un bilancio di tre vittime: un padre e una madre, entrambi ultraottantenni, e il loro figlio di 45 anni, tutti residenti in un appartamento al primo piano.
Nel cuore della notte, le fiamme hanno costretto all’evacuazione quaranta residenti, strappati alle proprie case dal fumo e dalla paura. Diciannove persone hanno ricevuto le prime cure sul posto dai soccorritori, mentre otto sono state trasportate d’urgenza in ospedale per accertamenti.
Sul luogo della sciagura è scattata un’imponente operazione dei Vigili del Fuoco, che hanno impiegato tre autopompe, un’autoscala, un’autobotte e due furgoni di supporto. Il prezzo del salvataggio è stato alto anche per loro: tre vigili sono rimasti lievemente feriti durante le operazioni, e uno è stato ricoverato in ospedale, per poi essere fortunatamente dimesso.
Ora, mentre le operazioni di messa in sicurezza si sono concluse, una squadra rimane sul posto per permettere ai cinquanta residenti evacuati di recuperare alcuni effetti personali dalle proprie case, rese ormai inagibili. L’edificio è un guscio vuoto, una ferita aperta.
Per dare un volto e un nome a questa tragedia, è stato attivato il Nucleo Investigativo Antincendio, che lavorerà a fianco dei Carabinieri di Corsico per svelare l’origine delle fiamme che hanno spento tre vite e cambiato per sempre quelle di un’intera comunità.
La Discussione AI
