“Nella prossima legge di Bilancio la Lega proporrà l’introduzione di una ‘rateizzazione lunga’ per permettere ai contribuenti di mettersi in regola con gli arretrati di imposte, tasse e contributi. Si tratta di uno strumento diverso dalle precedenti rottamazioni, pensato per superarne le principali criticità — in particolare la durata troppo breve e gli anticipi elevati — e per offrire una soluzione più sostenibile.
L’obiettivo è consentire una pianificazione dei pagamenti fino a nove o dieci anni, con rate di importo costante e senza la decadenza automatica in caso di mancato pagamento di una sola rata. In questo modo sarà possibile sanare il pregresso e allo stesso tempo regolarizzare il gettito dell’anno in corso.
Una misura di buon senso che, una volta stabilizzata, potrà creare le condizioni per ridurre la pressione fiscale già dall’anno successivo. Tutti condividiamo l’obiettivo di diminuire le imposte, ma per farlo occorre prima garantire strumenti che favoriscano la sostenibilità e l’equità del sistema tributario”. Lo ha dichiarato Alberto Luigi Gusmeroli, presidente della Commissione Attività Produttive a Montecitorio, nel corso del convegno nazionale “Il commercialista: una figura professionale e sociale”, promosso dall’Associazione Nazionale Commercialisti, nella sala conferenze della Camera di Commercio di Verona.
La ‘Finanziaria’ è stata al centro della relazione di Marco Cuchel, presidente dell’Anc: “Abbiamo analizzato con attenzione le misure previste nella nuova legge di Bilancio e rileviamo diversi spunti positivi: dalla riduzione della seconda aliquota Irpef dal 35 al 33%, con l’estensione ai redditi fino a 60 mila euro, alla nuova rottamazione, al rifinanziamento dei bonus edilizi al 50%, fino all’introduzione di un’aliquota piatta del 10% per i rinnovi contrattuali e la tassazione degli straordinari, oltre a un piano casa.
C’è tanta ‘carne al fuoco’, ma il vero nodo resta quello delle coperture finanziarie, il ministro Giorgetti ha mostrato prudenza. Noi chiediamo che tra le priorità vi sia una rottamazione “quinquies lunga”, con una durata fino a dieci anni, l’inclusione di chi è decaduto dalle precedenti edizioni e senza maxi-rate iniziali. Inoltre, suggeriamo più coraggio sul fronte delle semplificazioni fiscali, indispensabili per rendere la riforma realmente efficace e per migliorare il rapporto tra contribuenti e amministrazione finanziaria”.
A portare i saluti della città Damiano Tommasi, sindaco di Verona: Tutti i Comuni d’Italia, grazie alle iniziative del PNRR, hanno potuto constatare le proprie carenze di personale, in particolare dal punto di vista tecnico. Abbiamo risorse economiche disponibili, ma ci scontriamo con tempi molto stretti e una carenza di risorse umane. La capacità di assunzione delle amministrazioni locali è spesso limitata da parametri ormai superati, che andrebbero aggiornati per rispondere alle nuove esigenze operative. Verona è una città con un tessuto economico vivace: abbiamo molte aziende, un forte comparto turistico e una logistica che fa del nostro territorio un punto nevralgico del Nord-Est. Proprio per questo, avremmo bisogno di più personale tecnico negli uffici comunali e di un rafforzamento della polizia municipale. Mi auguro che nella prossima legge di Bilancio ci sia un’apertura concreta su questi temi, perché senza un adeguato potenziamento del personale, anche le migliori politiche rischiano di restare solo sulla carta”.
Secondo Andrea De Bertoldi (commissione Finanze alla Camera): “La prossima legge di Bilancio dovrà inevitabilmente fare i conti, come sempre, con il tema delle coperture finanziarie, ma posso anticipare che l’obiettivo è arrivare a una rottamazione a lungo termine, con una rateizzazione fino a nove o dieci anni, caratterizzata da più rate ma di importo inferiore. Le precedenti rottamazioni non hanno prodotto i risultati sperati proprio perché erano troppo brevi e prevedevano rate troppo pesanti per i contribuenti.
Oggi vogliamo introdurre uno strumento realmente utile, che consenta ai cittadini di mettersi in regola senza eccessivo peso economico e allo stesso tempo garantisca entrate certe per l’erario. Su questo tema, e in generale sulla nuova legge di Bilancio, c’è grande attenzione da parte dei professionisti, che vedono nella riforma un passo importante per semplificare il rapporto tra Stato e contribuenti”.
Per Marcella Caradonna, presidente dell’Odcec di Milano: “È ancora tutto in fase di evoluzione, ma l’annuncio della prossima rottamazione rappresenta sicuramente una notizia importante. Sono tantissimi i contribuenti che da tempo aspettano questa misura.
Naturalmente, non conosciamo ancora nel dettaglio le caratteristiche della nuova rottamazione, ma ritengo che potrà dare ossigeno a famiglie e imprese che si trovano oggettivamente in difficoltà, cioè a chi ha dichiarato correttamente ma non è riuscito a far fronte ai debiti accumulati. L’auspicio è che questa volta la misura funzioni davvero, facendo tesoro degli errori del passato, che hanno portato le precedenti rottamazioni a non ottenere il successo sperato. Proprio per questo, sarebbe opportuno evitare richieste di anticipi troppo onerosi, difficili da sostenere per chi già fatica a rimettersi in regola”.
Mario Civetta, past president dell’Odcec di Roma ha sottolineato: “Mi auguro che la prossima legge di Bilancio mantenga un’attenzione concreta verso famiglie, imprese e professionisti. Il tema fiscale resta centrale per il futuro dell’economia italiana, e dalle prime anticipazioni emergono diverse iniziative positive in questa direzione. L’auspicio è che si riesca ad essere coerenti e consequenziali, trasformando le intenzioni in misure efficaci e realizzabili, capaci di sostenere davvero la ripresa e la crescita del Paese”.
Enrico Terzani, presidente dell’Odcec di Firenze ha evidenziato: “È ormai pronta la rottamazione quinques, un provvedimento che noi commercialisti attendiamo con grande interesse, perché le imprese hanno bisogno di una vera boccata d’ossigeno. Le variabili legate alla maxi-rata iniziale e alla durata complessiva del piano sono dettagli fondamentali, che faranno la differenza sulla reale efficacia della misura. Il segnale positivo è che la rottamazione quinques entrerà nella legge di Bilancio, e ci auguriamo che possa avere maggiore successo rispetto alle precedenti. Questo strumento è indispensabile anche per consentire alle imprese di pianificare un rientro fiscale sostenibile, cosa che oggi, senza un intervento di questo tipo, risulta impossibile. Le sanzioni e gli interessi di mora sono ormai diventati un peso insostenibile: stralciarli sarebbe un aiuto concreto e necessario per ridare slancio al tessuto produttivo del Paese”.
Marco Natali, presidente Confprofessioni ha ribadito che “la prossima legge di Bilancio avrà un impatto diretto sul mondo delle imprese e dei cittadini, e i commercialisti saranno chiamati a intervenire per gestire le numerose modifiche normative che, come accade ogni anno, verranno introdotte. Tra i temi centrali figura la rottamazione quinques, che dovrebbe prevedere un aggiornamento dei tempi di applicazione in modo da favorire una rateizzazione più sostenibile.
Si tratterebbe di una misura importante, capace di consentire a molti contribuenti di distribuire nel lungo periodo i debiti accumulati negli anni, offrendo così una reale possibilità di regolarizzazione e un sostegno concreto alla ripresa economica”.
I lavori sono stati introdotti da Giovanna Florio (presidente Anc di Verona), Luigi Pagliuca, presidente della Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili, Daniele Mariani (direttore dell’Agenzia delle Entrate di Verona), Eleudomia Terragni (presidente dell’Odcec di Verona), Paolo Arena (vicepresidente della CCIAA di Verona) e Don Nicola Moratello (economo Diocesi di Verona).