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Trump verso il sì ai Tomahawk, ma vuole “sapere come verranno usati”

Bombe ucraine sulle raffinerie russe a Kirishi e Belgorod. Kiev: “A Zaporizhzhia rischio catastrofe nucleare”. Orban sfida Bruxelles, mentre l’Ue studia nuove misure contro le spie russe
mercoledì, 8 Ottobre 2025
2 minuti di lettura

Il presidente statunitense Donald Trump ha confermato di aver “già preso una decisione, più o meno” sull’invio dei missili a lunga gittata Tomahawk a Kiev, ma ha chiarito che prima “vuole sapere come verranno impiegati”. Rispondendo ai giornalisti nello Studio Ovale, ha spiegato di voler evitare “ogni rischio di escalation”, aggiungendo: “Credo di voler scoprire dove li stanno mandando, immagino che dovrei porre questa domanda”.

Intanto il governo ucraino ha lanciato un nuovo allarme per la sicurezza della centrale di Zaporizhzhia, denunciando raid russi nelle immediate vicinanze dell’impianto. “La creazione intenzionale di rischi intorno alla più grande centrale nucleare d’Europa minaccia una catastrofe continentale”, ha dichiarato il ministero degli Esteri.

L’Agenzia internazionale per l’energia atomica ha confermato “esplosioni ravvicinate”, mentre Kiev denuncia che da quasi due settimane la centrale è priva di alimentazione esterna e costretta a funzionare con fonti instabili.Le forze russe hanno lanciato ieri 629 raid su 16 insediamenti nella regione di Zaporizhzhia, secondo il capo dell’amministrazione militare locale Ivan Fedorov. Colpite anche infrastrutture energetiche e ferroviarie nelle regioni di Poltava, Chernihiv e Sumy. “La Russia sta cercando di trasformare il freddo e l’oscurità in un’arma”, ha dichiarato il vicepremier Oleksiy Kuleba. Più di 60.000 persone sono rimaste senza elettricità nella regione di Chernihiv.

Nella regione di Kherson, quattro civili sono stati uccisi da droni ucraini in un bombardamento contro veicoli lungo la strada tra Zavodovka e Gornostaevka, secondo il governatore filorusso Vladimir Saldo. Mosca ha anche rivendicato la conquista di due nuovi villaggi: Novovasylivka, nella regione di Zaporizhzhia, e Fedorivka, nel Donetsk, anche se la mappatura indipendente Deep State non conferma gli avanzamenti.

Bombe ucraine sulle raffinerie russe

L’Ucraina ha colpito due raffinerie russe nelle regioni di Kirishi e Belgorod, in un nuovo attacco in profondità nel territorio nemico. Kiev rivendica anche l’azione contro una corvetta della Flotta del Mar Baltico, la Grad, colpita mentre attraversava il Lago Onega, a mille chilometri dal fronte. L’operazione, secondo fonti ucraine, dimostra la capacità di “raggiungere qualsiasi obiettivo in Russia”, dopo che un’altra raffineria era stata colpita il giorno precedente a Tyumen, a 2.000 chilometri di distanza. Il ministero della Difesa russo ha riferito di aver intercettato nella notte uno “sciame record” di 184 droni ucraini, concentrati soprattutto sulle regioni di Kursk e Belgorod, incluso uno diretto su Mosca. Il sindaco della capitale Sergey Sobyanin ha confermato l’abbattimento di un drone in avvicinamento alla città.

Ue: stretta sui diplomatici russi

Secondo il Financial Times, i governi europei hanno raggiunto un accordo per limitare i movimenti dei diplomatici russi nell’Unione, dopo una serie di episodi di sabotaggio legati a spie con copertura diplomatica. I rappresentanti russi dovranno d’ora in poi comunicare i loro spostamenti alle autorità del Paese ospitante. Il pacchetto di misure, proposto dalla Repubblica Ceca, era bloccato dal veto ungherese, ora ritirato. Tuttavia, l’approvazione finale potrebbe slittare per la disputa sulla richiesta austriaca di alleggerire le sanzioni relative agli asset dell’oligarca Oleg Deripaska. Da parte sua la presidente della BCE Christine Lagarde ha ricordato che ogni utilizzo dei beni russi congelati dovrà “rispettare le norme internazionali”.

Durante un’audizione al Parlamento europeo, ha spiegato che “le proposte in discussione devono garantire la stabilità e l’adesione ai principi comuni di diritto”, invitando i Paesi membri a una gestione “coordinata e conforme”. Parallelamente il premier ungherese Viktor Orbán ha ribadito il suo “no” all’adesione dell’Ucraina all’Unione Europea, rispondendo direttamente a Kiev con un post su X: “Nessun Paese ha mai tentato di entrare nell’Unione con il ricatto, e non accadrà nemmeno questa volta. Il trattato è chiaro: l’ingresso deve essere approvato all’unanimità dagli Stati membri”.

Merz: “Putin conduce una guerra ibrida contro la Germania”

Il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha accusato il Cremlino di condurre una “guerra ibrida” contro la Germania: “Putin porta avanti una guerra di disinformazione contro di noi e una militare contro l’Ucraina. Vuole ribaltare l’ordine politico europeo”. Merz ha aggiunto che Berlino “non si farà intimidire” e ha respinto l’invito di Viktor Orbán a “negoziare con Mosca”, ricordando che l’ultimo viaggio del leader ungherese a Mosca fu seguito “dal bombardamento di un ospedale pediatrico a Kiev”.

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