“Economia del mare, difesa e sistema delle imprese”. Sul mare inteso come spazio geopolitico e sulle imprese c’è un mondo che va ampliato e tutelato, con questa premessa si è tenuta a La Spezia l’iniziativa fieristica “Seafuture”, il convegno organizzato da Confartigianato ospitato presso l’hangar della nave Raimondo Montecuccoli della Marina Militare italiana. La Confartigianato è stata presente anche con uno stand dedicato, organizzato sempre in collaborazione con Confartigianato La Spezia, che ha ospitato cinque imprese associate.
Meccanica e difesa
Il convegno, sottolinea Confartigianato, ha rappresentato “un’importante occasione di confronto e approfondimento sui dati e le prospettive del settore meccanico, del comparto della difesa e del suo indotto, in particolare con un focus sul ruolo delle micro e piccole imprese nella filiera produttiva nazionale”. In particolare, è stato evidenziata la rilevanza della Marina Militare Italiana quale utilizzatrice di beni che, nell’ambito della filiera, presentano un apporto significativo da parte delle MPI e delle imprese artigiane.
Ospiti e relatori
Nel corso dell’evento sono intervenuti Cristiana Pagni, Presidente di Italian Blue Growth, Guido Radoani, Responsabile Sistema Imprese Confartigianato e Nicola Carozza, Vicedirettore di Confartigianato La Spezia, mentre Enrico Quintavalle, Responsabile dell’Ufficio Studi, ha presentato il Report ‘Economia del mare, difesa e sistema delle imprese. Evidenze dal rapporto Confartigianato Meccanica 2025”
Confartigianato a Seafuture
Lo stand dedicato di Confartigianato, organizzato in collaborazione con Confartigianato La Spezia, ha ospitato cinque imprese associate: Banci Marine, Logistica Melara, Logistica del Golfo, Blue Sea e Sitemar.
“Anche in quest’edizione di Seafuture Confartigianato ha voluto essere presente con uno stand a disposizione delle nostre imprese”, osserva Paolo Figoli, Presidente Confartigianato La Spezia, “Il mare e la sua economia sono il filo conduttore della manifestazione che, oramai, per numero di imprese, delegazioni, visitatori, incontri e conferenze, è diventata di livello internazionale. Confartigianato vuole affiancare ed assistere le micro e piccole imprese verso l’internazionalizzazione, per aiutarle a trovare nuovi mercati e opportunità”.
Italia leader in Europa
L’Italia, grazie ad un sistema di imprese diffuso e caratterizzato dalla elevata presenza di piccole imprese e di imprese artigiane è leader europeo dell’economia del mare. “Nel confronto internazionale l’Italia è al primo posto in UE a 27 per PIL generato nelle province costiere, pari a 1.005 miliardi di euro e alla metà (50,4%) del PIL nazionale, quota superiore rispetto al 37,3% della media UE”.
Economia del mare e difesa
Nel rapporto di Confartigianato viene proposto un focus sul comparto della meccanica e le interazioni del settore nella filiera della difesa, in un contesto in cui le prospettive per l’economia mondiale restano molto incerte. “Il report definisce un perimetro settoriale in cui in Italia si contano 36mila unità locali delle imprese attive nei settori core della difesa con 227mila addetti. Inoltre, si delinea un potenziale indotto di 178mila unità locali e 1 milione 575mila addetti composto dall’indotto di settori della meccanica, con 107mila unità locali e 1 milione 124mila addetti, e dall’indotto dei settori dell’informatica ed elettronica, con 71mila unità locali e 451mila addetti”.
Il target per il 5% Nato
Nel complesso delle attività di difesa e del potenziale indotto si contano in Italia 214mila unità locali e 1 milione 802mila addetti. “Inoltre”, evidenzia la Confartigianato, “sono esaminate le opzioni di politica fiscale per la definizione del sentiero di spesa per la difesa, alla luce del nuovo target del 5% del PIL per i paesi della NATO, e nel dettaglio sono esaminati gli impatti di incremento della spesa della difesa sul sistema delle micro e piccole imprese della meccanica”.