Un vasto incendio ha scosso la tranquillità della notte californiana, quando intorno alle 21:30 di giovedì una gigantesca palla di fuoco ha illuminato il cielo sopra El Segundo, nell’area metropolitana di Los Angeles. Le fiamme, sprigionatesi dalla raffineria Chevron — uno dei più grandi impianti di raffinazione della costa occidentale — hanno generato un forte boato, seguito da una colonna di fumo visibile a chilometri di distanza. Secondo le autorità locali, l’incendio è stato contenuto in una singola area dell’impianto, evitando così conseguenze più gravi. Il supervisore della contea di Los Angeles, Holly Mitchell, ha rassicurato i residenti: “Non ci sono feriti né pericoli immediati per i quartieri circostanti”. Tuttavia, è stato consigliato agli abitanti delle zone limitrofe di rimanere in casa per precauzione, mentre le squadre ambientali monitorano la qualità dell’aria. La raffineria di El Segundo, che si estende su oltre 1.000 acri e può trattare fino a 290.000 barili di greggio al giorno, è un nodo strategico per la produzione di carburanti nella regione. L’incidente ha attivato il sistema di flaring d’emergenza, che consente di bruciare i gas in eccesso per evitare esplosioni. Le cause del rogo restano al momento sconosciute, ma Chevron ha confermato che tutti i dipendenti sono stati messi in sicurezza. Il sindaco di El Segundo, Chris Pimentel, ha dichiarato che “le fiamme non si sono propagate oltre i confini dell’impianto” e che “le operazioni all’aeroporto internazionale di Los Angeles non hanno subito interruzioni”. Anche il governatore Gavin Newsom ha espresso solidarietà, assicurando il pieno supporto delle agenzie statali. L’incendio riaccende il dibattito sulla sicurezza degli impianti industriali in aree densamente popolate. Non è la prima volta che la raffineria di El Segundo è teatro di incidenti: nel 2022, un altro rogo aveva richiesto ore di intervento da parte dei vigili del fuoco.
