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Mattarella a Baku: “La politica estera è unire, non dividere”

Il Presidente della Repubblica inaugura il campus italo-azero e richiama alla cooperazione tra i popoli come via maestra in un mondo segnato da guerre e crisi
giovedì, 2 Ottobre 2025
2 minuti di lettura

“La politica internazionale è mettere insieme e non contro. Collaborare e sviluppare è il modo in cui dovrebbe procedere l’umanità”. Sono state le parole con le quali Sergio Mattarella ha aperto ieri la sua visita ufficiale a Baku, capitale dell’Azerbaigian. Il Capo dello Stato ha voluto lanciare un messaggio chiaro: in una fase globale in cui prevalgono divisioni e conflitti, l’unica via costruttiva è quella della cooperazione: “Collaborare e sviluppare è lo strumento con cui l’umanità dovrebbe avanzare, anche e soprattutto nei momenti più complessi”.

L’inaugurazione del campus italo-azero

Il cuore della visita è stata l’inaugurazione del nuovo campus universitario italo-azero presso la ADA University (Azerbaijan Diplomatic Academy), realizzato in collaborazione con cinque importanti atenei italiani: Bologna, La Sapienza, Luiss, Politecnico di Milano e Politecnico di Torino.

Per il Presidente della Repubblica questa iniziativa rappresenta “un messaggio alla comunità internazionale su come si svolge la vita del mondo: non contrapponendo, ma mettendo insieme capacità, talenti, risorse e prospettive”. La cerimonia si è svolta alla presenza del presidente azero Ilham Aliyev, che ha definito l’evento “una bellissima pagina della storia dei rapporti tra Azerbaigian e Italia”. Migliaia di studenti azeri frequenteranno le nuove facoltà, diventando “ambasciatori ideali” tra i due Paesi e con l’Europa.

Mattarella ha ricordato il valore storico dei legami tra Italia e Azerbaigian, terre che nei secoli sono state crocevia di rotte commerciali e scambi culturali. “Non transitavano soltanto merci o prodotti, ma circolavano idee, conoscenze, prospettive e amicizia. Questo campus raccoglie quella eredità e la proietta nel futuro”.

La comunità italiana in Azerbaigian

Secondo il Presidente la cooperazione accademica è uno strumento decisivo per affrontare le grandi sfide globali: “Senza cultura e senza ricerca è impossibile rispondere alle sfide di oggi: dal cambiamento climatico alle crisi sociali, dalle trasformazioni economiche alla pace”. La visita si è conclusa con un incontro con la comunità italiana residente a Baku. Mattarella ha ringraziato i connazionali per il loro contributo nel costruire legami solidi tra i due Paesi: “L’immagine dell’Italia non è data solo dalle istituzioni, ma anche dal lavoro quotidiano di chi vive e opera qui. È un patrimonio prezioso per la nostra Repubblica”.

Ha poi ricordato che “l’amicizia tra i popoli nasce dalla vita quotidiana, dalla collaborazione concreta e dai rapporti umani”.

Lo sguardo al futuro

Sempre ieri Mattarella ha diffuso anche un messaggio in occasione della Giornata internazionale delle persone anziane, richiamando l’attenzione sull’invecchiamento globale della popolazione e sulla necessità di società inclusive. “Gli anziani non devono essere considerati beneficiari passivi, ma motori di trasmissione di saperi ed esperienze. L’allungamento della vita è una trasformazione profonda: occorre valorizzare il loro ruolo nella società, nel lavoro, nella cultura e nella vita civile”.

Il Capo dello Stato ha ricordato l’importanza dei caregiver, professionisti e familiari, “il cui contributo silenzioso e decisivo merita pieno riconoscimento e sostegno”.

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